Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno contro la soppressione della sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona. Nel documento si evidenzia che gli eoliani non accettano quello che ritengono sia un altro sopruso a danno di una realtà già marginale e che daranno luogo a forme di proteste civili ma risolute.
Di seguito quanto avvenuto attraverso la cronaca della seduta di questa mattina:
Consiglio comunale sul taglio della sezione distaccata del tribunale in corso. In apertura il presidente Sabatini ha annunciato che sul mantenimento si e' espresso a favore anche il civico consesso di Leni. Il capogruppo del Pd, Gaetano Orto ha evidenziato che oltre a trattarsi di un provvedimento iniquo non raggiunge neanche quelle finalita' di risparmio per le casse dello stato. Basti pensare-ha fatto presente Orto - alle trasferte a Barcellona per le testimonianze dei Vigili urbani e delle forze dell'ordine in genere. Il consigliere Mariano Bruno si è chiesto a quanto ammonterebbero i risparmi con il taglio della sezione di Lipari evidenziando tutti i disagi ai quali andra' incontro la comunita'. Bruno ha letto in aula una lettera dello scorso gennaio inviata al ministro Severino . Il consigliere Russo ha chiesto di sostenere il documento gia' predisposto dagli avvocati eoliani. Il consigliere Carnevale ha proposto che il Sindaco si faccia promotore di una conferenza di tutte le isole minori italiane. Il consigliere Fonti ha chiesto ai rappresentanti in Consiglio dei partiti che sostengono il governo Monti di restituire le loro tessere. Il consigliere Orto ha chiarito che il documento degli avvocati e' lo stesso consegnato dal Sindaco alle commissioni parlamentari ma che resta da modificare la parte relativa al giudice di pace, servizio com'e' noto concesso. Il sindaco Giorgianni ha dichiarato che la giunta fara' quanto possibile per contrastare il provvedimento di soppressione. "La politica -ha detto Giorgianni- ha risposto chiedendo al Ministro di rivedere la sua scelta e non ho tessere da stracciare. Ho avuto modo di parlare con il Ministro. Non e ' solo un problema di spesa ma di concentramento dei servizi giudiziari . Ho richiesto al Ministro un incontro per riperorare le nostre esigenze e ho chiesto ai deputati interessati di far valere le nostre ragioni per un decreto modificativo del precedente". L' assessore Biviano ha fatto rilevare come esista una legge. "Percorreremo la via politica - ha detto- e quella della protesta civile. Ma c'è anche quella giudiziaria . In questo momento pero' possiamo rivolgerci solo al Presidente Napolitano affinche' non promulghi il decreto perche' viziato da profili di incostituzionalita'.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/4/2012
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