Giunta Ricevuto, si parte

Giunta Ricevuto, si parte Gazzetta del Sud Lucio D'Amico E vissero tutti felici e contenti. O quasi. Scoccata la mezzanotte, come nelle migliori favole, il finale è stato riscritto per la gioia dei protagonisti. Una telefonata da Palermo, l'intervento autorevole del presidente della Regione Raffaele Lombardo e il Centrodestra trova la quadrature del cerchio, accontentando il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, che non vedeva l'ora di poter avviare l'attività amministrativa.Il colpo di scena si è registrato ieri alle prime ore del mattino. Avevamo lasciato Pdl, Udc e una parte dell'Mpa (quella rappresentata dall'on. Cateno De Luca) con nelle mani un accordo già fatto: la nomina di cinque assessori, quattro del partito di D'Alia, Mario D'Agostino, Nino Terranova, Maria Perrone, Pietro Petrella e uno designato da De Luca, il ventiquattrenne di Fiumedinisi Paolo Puglisi. Un'intesa che aveva fatto gridare allo scandalo l'on. Carmelo Lo Monte, commissario provinciale del Movimento per l'Autonomia, pronto a schierare i propri uomini sui banchi dell'opposizione.Poi, è arrivata la telefonata del governatore Lombardo, che ha voluto parlare di persona con il presidente Ricevuto per capire cosa stesse accadendo a Palazzo dei leoni. Nel giro di pochi minuti, la situazione è cambiata. Lombardo ha indicato i nomi dei suoi assessori di fiducia: la riconfermatissima Daniela Bruno (che dovrebbe essere anche la vicepresidente, salvo ulteriori sorprese dell'ultima ora) e il quarantanovenne perito elettronico e bibliotecario Gaetano Duca. A quel punto l'on. De Luca ha fatto un passo indietro, ritirando la designazione di Puglisi. E l'on. Fortunato Romano, durante un colloquio notturno a piazza Duomo con lo stesso Ricevuto e con il sindaco Giuseppe Buzzanca, ha discusso della proposta di entrare nella giunta comunale ma, soprattutto, dell'impegno, da parte del Pdl, a votare alla presidenza del consiglio comunale Pippo Previti. E l'on. Lo Monte? Fuori dai giochi. Infuriato, amareggiato, deciso a smarcarsi dal resto della coalizione, probabilmente intenzionato a dimettersi nuovamente da commissario dell'Mpa.Passata la nottata, dunque, è venuto fuori il quadro definitivo dell'esecutivo guidato da Nanni Ricevuto, che ieri ha potuto prestare il fatidico giuramento, alla presenza dei 15 assessori, in occasione della seduta inaugurale del consiglio provinciale. L'assegnazione delle deleghe sarà decisa entro domani, lunedì la giunta si riunirà per la prima seduta ufficiale (quella della presa d'atto degli incarichi assessoriali) e nella stessa settimana dovrebbe cominciare il "tour" in provincia più volte annunciato dal presidente. Prima tappa a Lipari e Salina, seconda a Tusa, terza in uno dei centri della Valle dell'Alcantara.«Ora finalmente parliamo di problemi concreti», commenta Ricevuto. «Abbiamo perso tempo – ammette –, ma vedrete che saremo in grado di recuperarlo. Dobbiamo volare alto, la nostra provincia dovrà farsi conoscere in tutto il mondo, abbiamo enormi potenzialità e ricchezze straordinarie da valorizzare». L'agenda del presidente è già fitta di impegni ma tra le priorità figurano tre argomenti: il destino della Fiera («Lo affronteremo subito, assieme al sindaco Buzzanca e al presidente dell'Autorità portuale Lo Bosco»), la Zona falcata («Chiederà un incontro con il presidente Lombardo per vedere che fine abbia fatto l'Accordo quadro di programma») e l'ipotesi di istituzione della Regione dello Stretto («Muoveremo i passi necessari, d'intesa con il Comune di Messina e con le amministrazioni calabresi, con il supporto dell'Università»). Ma nei primi cento giorni di governo ci sarà spazio per affrontare anche la questione dei trasporti e delle infrastrutture, con la richiesta al governo Lombardo di rivedere il Piano regionale che penalizza fortemente Messina e la sua provincia.Si parte, quindi. Ma, al di là della soddisfazione di facciata (gongolanti, ovviamente, gli esponenti dell'Udc, che hanno ottenuto ciò che volevano, compresa la presidenza e la vicepresidenza del consiglio provinciale), all'interno del Centrodestra i "maldipancia" non sono pochi. E oggi il banco di prova si trasferisce a Palazzo Zanca, dove è convocata la prima seduta di consiglio comunale.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/18/2008

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