Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Il vecchio leone continua a ruggire…
Si mischiano le carte, cambiano i giocatori, ma il mazziere resta sempre lui: Silvio Berlusconi si dimostra il politico più furbo e “resistente” del panorama nazionale degli ultimi vent’anni.
Sarà per la debolezza degli avversari, per la capacità di incarnare pregi e difetti della maggioranza delle italiche genti, o forse per l’attitudine camaleontica di mostrarsi a giorni alterni statista e demagogo; fatto sta che il “cavaliere”, nonostante sia appesantito da qualche “marachella” di gioventù, resta il baricentro della politica italiana, “regolatore” anche dell’ultima partita per il Quirinale.
Se si votasse a breve (ma non credo voglia farlo visti gli oneri attuali di un governo in solitudine), vincerebbe a mani basse, riappropriandosi dei voti scappati verso il centro e la protesta, senza meriti di buon governo ma con l’indubbia capacità politica di trarre il massimo vantaggio in ogni situazione.
Io non l’ho mai particolarmente apprezzato ma, oggi, l’argine al populismo pericoloso di Grillo è la “realpolitik” di questo combattivo signore di 76 anni, “Silvio”, come familiarmente a lui ci si riferisce in virtù del legame empatico che ha saputo creare con buona parte del paese.
Il nostro futuro è (ancora) nelle mani di due “vecchietti” arzilli e lucidi, Berlusconi e Napolitano, inevitabilmente. La “piazza” non capisce e si agita, ma questo è tempo di calma ed esperienza: l’abbattimento dell’attuale sistema politico (più sensato riformarlo) e il conseguente vuoto di potere porterebbero il paese nel caos, probabile preludio ad una pseudo-dittatura spacciata per governo del popolo…
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/22/2013
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!