Lopes: Reflui depuratore per irrigazione

Lopes: Reflui depuratore per irrigazione Riceviamo dall'ing. Felice Lopes e pubblichiamo: Caro Direttore, dopo un lungo silenzio ho deciso di far conoscere alla popolazione il mio pensiero sulle conseguenze che ricadranno sulla collettività a seguito della decisione, assunta dal Consiglio Comunale all’unanimità, relativa al ripensamento del sito del depuratore. Come avrà modo di leggere nella mia nota non si tratta di mera contestazione ma di doverosa partecipazione alla soluzione dei problemi che attanagliano la comunità, rintuzzando la malignità che voleva lo scrivente favorevole al sito di Canneto Dentro. Su quel sito ho scritto evidenziando due cose semplici : a) Evidenziavo la sopportazione dei cittadini per il lungo periodo di funzionamento dell’impianto di pretrattamento di Santa Caterina; b) Criticavo gli amministratori sulle responsabilità connesse al lungo periodo di “sonnolenza” sul problema scoppiato, per il pubblico, solamente in questi giorni. Non ho parlato dell’inquinamento marino .Me ne dolgo ,accennerò , per non tediare, ai possibili danni. E’ opportuno sottolineare che le acque di rifiuto di origine domestica non depurate contengono sostanze organiche che consumano l’ossigeno contenuto nell’acqua. Questo fenomeno è più grave se avviene in acqua salata , perché la solubilità dell’ossigeno è qui sensibilmente inferiore e ciò rende più veloci le reazioni biochimiche di decomposizione. Là dove scompare l’ossigeno ,può facilmente verificarsi la formazione e lo sviluppo di idrogeno solforato .Questo gas avvelena la fauna ,già sofferente per la scarsità di ossigeno ,e corrode le vernici e le strutture delle navi. E come se ciò non bastasse, ci si mettono i composti del fosforo e dell’azoto che costituiscono un ottimo nutrimento per le alghe verdi , le quali si sviluppano in grande quantità , poi muoiono e vanno in putrefazione, riducendo ulteriormente il contenuto di ossigeno dell’acqua ed incrementando la formazione di idrogeno solforato. Di tutto questo negli anni non si è mai parlato o peggio si è fatto di tutto per ignorarlo o sottovalutarlo . Detto questo, voglio tornare sull’argomento “siti” . Voglio ricordare a chi mi conosce che, nel mio quotidiano, ho sempre pensato , come in ogni mio atto, soprattutto al bene della collettività ed al modo migliore di poter concorrere a superare ,ove possibile , le avversità che ci propinano quotidianamente i nostri uomini politici (!) che antepongono gli interessi di partito o peggio di corrente ai supremi interessi del popolo “ sovrano “ – lo dice la costituzione- che li ha “distrattamente” eletti-. Oggi ci troviamo alla presenza di un deliberato del Consiglio Comunale votato all’unanimità . Da cittadino rispettoso ne prendo atto e non entro nel merito pur avendo tanto da ridire. Parto, invece, da quanto ha detto il Sindaco Giorgianni in una intervista: Il depuratore a Canneto dentro non si ha da fare . Bene ne prendo atto. Pensa il Sindaco di scegliere il sito previsto nel PRG o continua a brancolare nel buio? Ha riflettuto quanti anni abbiamo già sprecati nella ricerca del sito salvifico e quanti altri ne dovranno passare tra individuazione del sito, condivisione dello stesso ,finanziamento, progettazione, appalto e messa in funzione ? Rifletta . L’attuale impianto è sotto sequestro ed è una bomba ecologica che può scoppiare da un momento all’altro . E’ pur vero che secondo quanto pubblicizza una nota fabbrica che pubblicizza prodotti per la digestione ( da noi ne occorrerebbero quantità industriali per digerire quello che ci accade) , gli italiani sanno sempre a quale Santo rivolgersi . Io propongo la figura di Santo Arrangiati ,come abbiamo sempre fatto negli anni . Volendo che queste mie poche righe non siano male interpretate , comunico ,ai ricercatori di siti balsamici ,una mia idea basata su due principi fondamentali : a) I liquami di depurazione non vanno gettati in mare; b) Le nostre campagne hanno bisogno di irrigazione a basso costo per ripartire . Conseguentemente propongo un mio modesto suggerimento : occorre trovare un sito per la depurazione nelle zone alte dell’isola ,con nessun impatto ambientale e quindi ben mascherato , il più vicino possibile ai vasconi che sono presenti a Sant’Angelo e dove uno di questi è del tutto inutilizzato . Il liquame viene pompato con lo stesso procedimento attualmente usato per l’acqua potabile e cioè con una stazione intermedia di accumulo e pompaggio fino alle vasche ,qui giunto il liquame verrà depurato ed i reflui, momentaneamente accumulati nel serbatoio attualmente inutilizzato, verranno distribuiti a chiunque ne faccia richiesta a prezzi del tutto insignificanti , ma tali da coprire almeno parte delle spese. Qualcuno sbarrerà gli occhi pensando alle spese dell’impianto di sollevamento e ai costi elettrici per l’alimentazione delle pompe di sollevamento. Questo qualcuno si calmi e faccia un bel respiro perché i costi da me proposti sono risibili rispetto a quelli occorrenti per posizionare l’impianto al lazaretto , come qualche mente più matta della mia ha suggerito ,collegandolo con un tunnel da pignataro. Facciamo un bel gioco : Ognuno dica la sua, alla fine ,fra cinquant’anni , adotteremo la scelta migliore (ritornare ai pozzi neri- li abbiamo avuti per migliaia di anni e nessuno se ne è mai lamentato ). Lipari,10/Luglio 2013 Ing. Felice Lopes

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/10/2013

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