Così, mentre il sole tramontava e la luna si ergeva sul mare, la coppia d’amanti mandava in frantumi gli scogli, scuotendo gli animi degli esseri che vivevano in quei luoghi, stanchi e afflitti da una rassegnazione che seppur distruttiva, sapeva di baci e d’amore. Panarea ascoltava il suo cuore e Lipari non credeva ancora quanto il loro rapporto potesse averlo fatto cambiare... l’avrebbe amata per tutta la vita, fin quando le acque avrebbero seguito il loro corso e il mare avrebbe continuato a cantare. Panarea s’accorse che in realtà, anche quando il mare era in tempesta, il cielo era sereno… sempre, e c’era la quiete. “Cara madre terra”, disse finalmente un giorno Panarea, “Mi hai fatto scoprire per la prima volta quanto l’amore possa far guarire e non sempre ferire. Mi hai dimostrato quanto, non solo dopo la tempesta arriva il sereno, ma che non ogni bacio porta furore. Amando la mia terra più della mia stessa vita ho sempre rinunciato ad amare… e solo adesso mi accorgo quanto io abbia rinunciato a vivere. Ho passato questi anni sopravvivendo, e negandomi anche le più semplici delle emozioni, ma adesso ho capito. Lipari mi ha fatto capire quanto qualcosa di bello, sano e puro non possa mai far star male. Il mare capirà e tutto per sempre… Vivrà”.
di Martina Leone
Data notizia: 10/13/2015
dalla nostra Daniela Bruzzone
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