Stuzzica il palato, intriga l’olfatto, sazia la vista. Un mix di sapori, colori e odori avvolgono i sensi rendendo il soggiorno eoliano assolutamente indimenticabile. Se vi steste chiedendo che cosa rende sempre più appetibile agli occhi dei turisti la visita dell’arcipelago, la risposta è solo una: il cibo.
Varia come le bellezze che è possibile ammirare nelle sue isole, il tratto peculiare che la fa da padrona in cucina è l’uso delle erbe aromatiche, dal basilico al rosmarino, dalla menta all’aglio, con il solo obiettivo di rendere il piatto unico e gustoso nel suo genere.
E fu così che l’origano divenne uno dei protagonisti del “Pane Cunzato”, da sempre nelle tavole siciliane per la semplicità degli ingredienti che lo contraddistinguono. Ma se in Sicilia a renderlo famoso è la classica forma tondeggiante, le Eolie lo presenteranno ai vostri occhi come un’enorme bruschetta, cotta artigianalmente e condita con pomodori, capperi e tonno , ricotta salata o melenzane come varianti.
Tipici come i nomi che li caratterizzano in tutto il mondo i capperi di Salina e i pomodorini “a pennula”, che affondano le loro radici in una tradizione antichissima che li vedrebbe conservati in grappoli e “appesi” in scorte per i mesi invernali.
Re indiscusso della cucina eoliana? Il pesce, immancabile nelle tavole delle sette isole a far da antipasto, primo o secondo. Farcito o arrostito e condito semplicemente con olio e limone, tra i piatti tipici impossibile non assaggiare gli spaghetti alla strombolana – dal nome dell’omonima isola - la pasta coi ricci e il tortino di spatola.
di Carmen Peluso
Data notizia: 4/12/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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