La scrittrice Daniela Giuffrè e il suo “Game Over”: ora basta con calcio truccato 3° Parte

La scrittrice Daniela Giuffrè e il suo “Game Over”: ora basta con calcio truccato	 3° Parte

Argomento principale dell’opera è il match fixing, ovvero partite truccate, spiegando nel contempo cosa si può fare per rendere nuovamente questo sport quanto più genuino possibile. Problematiche e soluzioni sono affrontate con l’occhio critico di chi, pur essendo inserito all’interno di questo settore, si pone ad un livello più alto, distaccato, così da poter dare una visione quanto più critica ed oggettiva possibile?
Il mio contributo è stato strettamente super partes e tecnico, come deve essere. Lo abbiamo analizzato senza coinvolgimenti emotivi. Dimostrando che il calcio si puo’ salvare ma la battaglia deve partire anche da una buona formazione e informazione degli sportivi, principali target dei manipolatori seriali: giocatori e arbitri. Per questo spero vivamente che molti giocatori lo leggano questo libro.  E comunque, anche per il lettore non tesserato, é importante acquisire questa conoscenza. Vedrà la prossima partita con un occhio diverso, critico, consapevole, diventando cosi’ un valido deterrente di certe pratiche.

Vice questore aggiunto della Polizia di Stato, responsabile dell’Unità “Integrity in Sport” di INTERPOL a Lione, l’ufficio che combatte e tenta di prevenire il fenomeno del match fixing a livello globale. Quanto del ruolo che ricopre ha inserito nel libro e quanto invece della componente femminile, di donna che negli anni si è avvicinata al mondo del calcio, si può leggere tra le righe dell’opera?
La mia esperienza di poliziotta é stata certamente importante e grazie al mio ruolo nell’INTERPOL ho potuto vedere questo fenomeno in una prospettiva globale, transnazionale. Ho potuto seguire investigazioni che partono dall’Indonesia, passano per la Cina e la Russia e arrivano in Europa, Canada, Brasile. Ti rendi conto di quanto sia vasto l’affaire match-fixing. La componente femminile non ha avuto grande rilevanza in tutto cio’. Certo quello del calcio é un mondo quasi esclusivamente maschile ma da un punto di vista tecnico-investigativo non ho visto particolari differenze tra l’essere donna o l’essere uomo, a volte i problemi sono stati culturali.
 

di Carmen Peluso



Data notizia: 8/13/2016

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daniela giuffrè - calcio mercato - game over - premio bancarella -



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