Pescatori costretti a dismettere il naviglio

Pescatori costretti a dismettere il naviglio Gazzetta del Sud Milazzo- La risposta dei pescatori c'è stata, con una presenza massiccia nell'aula consiliare del Comune, ma l'inattesa assenza dell'assessore regionale alla Pesca, ha sicuramente condizionato le aspettative che i rappresentanti della marineria tirrenica nutrivano in questo incontro promosso proprio dalla Regione «per dare ascolto alle marinerie – come è stato sottolineato in premessa – ma anche per informarli – come ha tenuto a sottolineare il direttore generale del Dipartimento, Maurizio Agnese, sulle opportunità (leggi finanziamenti) a disposizione per superare una fase di grande criticità come l'attuale.«Questi incontri mirano proprio ad avvicinarsi ai problemi del settore ittico – ha aggiunto Agnese – anticipando i contenuti di un disegno di legge che prevede misure urgenti per fronteggiare l'aumento dei carburanti nel settore della pesca ed informando delle opportunità offerte, sempre dalla normativa per indennizzare coloro che procedono al fermo temporaneo delle attività. Ed a proposito di fermo il dirigente generale ha lasciato intendere che questo potrebbe partire già la prossima settimana. Di diverso avviso invece Piero Forte, componente del Consiglio regionale della pesca che proprio questo pomeriggio si riunirà per stabilire le date del fermo, prevedendo l'impiego di cento mila euro. In questa occasione Forte ha annunciato che chiederà al Consiglio di rendere il fermo da obbligatorio in facoltativo secondo la volontà della maggior parte dei pescatori. Anna Manzo, responsabile del servizio "Disciplina comunitaria-Gestione" del Dipartimento pesca si è invece soffermata sulle opportunità offerte dalle misure di Agenda 2000, concordando con molti rappresentanti dei pescatori che i bandi sin qui avviati spesso, non corrispondono alle necessità degli operatori. «Bandi poco dettagliati e per questo è necessario che la nuova programmazione deve prevedere il coordinamento» ha chiarito la dottoressa Manzo. I rappresentanti dell'assessorato si sono poi soffermati sul Fep (Fondo europeo per la pesca) per migliorare le condizioni di crescita economica attraverso l'aumento degli investimenti. «Per il 2007-2013 – ha detto il direttore Agnese – sono previsti una serie di interventi per l'adeguamento della flotta da pesca, assistenza tecnica, commercializzazione del prodotto. Grazie al fondo Fondo europeo della pesca, la Sicilia disporrà per i prossimi cinque anni di circa 151 milioni di euro, 50 milioni in più rispetto al precedente ciclo di programmazione 2000-2006.«Ma – hanno subito evidenziato i pescatori – occorre spendere bene questi soldi, poiché il nostro settore è ormai all'ultima spiaggia. Il caro gasolio, la concorrenza degli altri Paesi del Mediterraneo, l'assenza di un adeguato piano di ripopolamento ittico che ha determinato la totale spoliazione del nostro mare – hanno detto i rappresentanti delle marinerie – sta portando tutti noi alla fame. Tra dismissioni e pensionamenti vari, gli addetti del nostro settore continuano a calare – ha detto Franco Lo Presti – mentre si mantiene alta l'età media, anche perché il ricambio generazionale è minimo. E per quei pochi giovani che a costo di sacrifici hanno deciso di continuare la tradizione marinara della propria famiglia è arrivata la fase della disillusione. «Il momento è difficile – ha aggiunto Francesco Salmeri – ma se riusciamo a far invertire la rotta di queste scellerate politiche comunitarie sulla pesca, forse ancora non tutto è perso; meno vincoli sugli strumenti di pesca e maggiore protezione del nostro pescato con misure che ne limitano le importazioni dai paesi extracomunitari, sono tra i provvedimenti più urgenti». In apertura dei lavori, il sindaco Lorenzo Italiano dopo i saluti ha parlato ai pescatori di Vaccarella, che in questi giorni hanno subito il sequestro di attrezzature e verricelli abusivi, spiegando che la situazione si normalizzerà presto e che tra qualche giorno si terrà una riunione per illustrare gli interventi da attuare «finalizzati comunque a salvaguardare l'identità marinara dell'antico quartiere». (g.p.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/12/2008

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