Trasporti, la mozione unitaria (1)

Trasporti, la mozione unitaria (1) Lipari- Ecco la “Mozione sui trasporti marittimi essenziali per le isole siciliane" approvata dalle Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, dalle Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e dalle Associazioni di Categoria interessate, d’intesa con l’Ancim Sicilia. Il documento fonitoci da Saverio Merlino segretario reggente del Pd di Lipari sarà inviato al Signor Ministro delle Infrastrutture e Trasporti; al Signor Presidente dell’Unione Europea;al Signor Commissario Europeo ai Trasporti; Al Signor Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati; al Signor Presidente della Commissione Trasporti del Senato; al Signor Presidente della Regione Siciliana; al Signor Assessore Regionale ai Trasporti della Regione Sicilia. Il testo: Le Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia esprimono forte preoccupazione per la scadenza al 31/12/2008 della Convenzione con la quale la Siremar, facente parte del Gruppo Tirrenia, esercita il servizio pubblico di cabotaggio tra le isole Eolie ed il territorio nazionale. Premesso -Che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008; -Che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali; -Che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore; -Che successivamente il Consiglio dei Ministri ha deliberato in data 18/6/2008 un documento di programmazione economico e finanziario per gli anni 2009-2013, nel quale ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia; -Che il decreto legge n° 112 del 25 giugno 2008 art. 57 ha attribuito alle regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo che si svolgono all’interno del loro territorio, stabilendo al comma 2 che le risorse attualmente previste nel bilancio dello Stato per il finanziamento dei contratti di servizio pubblico di cabotaggio marittimo sono altresì destinate alla compartecipazione dello Stato alla spesa sostenuta dalle regioni per l’erogazione di tali servizi; -Che lo stesso articolo ha stabilito, anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive regioni di competenza su richiesta delle stesse da effettuarsi entro 120 giorni dalla entrata in vigore del suddetto decreto; -Che il Consiglio dei Ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, per cui lo stesso Governo avanzerà alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009; -Che la commissione trasporti nella risoluzione Valducci 7-00033 impegna il Governo: 1)a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30/6/2009, alla privatizzazione della società Tirrenia, 2)ad assumere sollecitamente le opportune iniziative finalizzate al completamento dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole minori; 3)a procedere tempestivamente alla notifica delle nuove convenzioni alla Commissione Europea, presentandone la stipula come elemento essenziale della privatizzazione e della liberalizzazione del cabotaggio marittimo pubblico; 4)a definire la procedura di privatizzazione e le clausole di cessione del gruppo in modo tale da assicurare il mantenimento in esercizio dei collegamenti sulle tratte di cui al n. 2 anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni; 5)di prevedere, nell’ambito della privatizzazione, adeguate misure di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia. - Che nella nota del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in risposta alla risoluzione Valducci si precisa tra l’altro: a)Che nell’attuale situazione, la procedura di privatizzazione che investe la capogruppo Tirrenia potrebbe dover ricomprendere anche società regionali marittime, qualora le regioni non esercitassero l’opzione suddetta b)Che i servizi che dovranno essere oggetto di convenzione, di carattere locale sono in corso di Valutazione da parte delle Amministrazioni Centrali e Regionali; c)Che per quanto riguarda la Tirrenia, solo alcuni collegamenti dovranno ancora essere oggetto di convenzione, essendo di preminente interesse pubblico; d)Che le Convenzioni per quanto riguarda gli schemi predisposti secondo un’impostazione coerente con i più moderni ed efficienti criteri regolatori, approvati dal Nucleo di Analisi dei Servizi Pubblici, sono disponibili nella loro veste pressochè definitiva e verrà trasmesso alla Commissione Europea per le relative valutazioni; e)Che la privatizzazione del Gruppo Tirrenia e la stipula delle nuove convenzioni , sono elementi interdipendenti ed assolutamente necessari per il successo dell’operazione. Per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009. Considerato -Che l'Unione Europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale. -Che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”; -Che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime; -Che in ragione di ciò, la Commissione della Comunità Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private. ( segue)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/17/2008

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