Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari- Ancora sequestri di fabbricati abusivi nella più grande isola delle Eolie. Gli ispettori della polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti tra sabato e domenica scorsi, durante normali operazioni di controllo del territorio, hanno collocato i sigilli a due immobili: uno di circa 30 mq, in corso di ricostruzione nella via Falcone e Borsellino, di fronte all'ingresso del campo sportivo Franchino Monteleone e ben visibile dalla strada, e l'altro di circa 200 mq in località Timpone del Corvo, in zona Serra.Denunciati alla procura della Repubblica di Barcellona i proprietari, rispettivamente Q. A. di Santa Marina Salina ed S. S. di Lipari. Non si tratta, ovviamente, di casi isolati ma di un fenomeno che ormai, praticamente, non ha limiti e che rischia di intensificarsi, a danno del territorio, per le ricorrenti voci sull'introduzione di una sanatoria. Da anni, però, a Lipari e nelle sue isole Patrimonio dell'Umanità si costruisce di tutto e di più come testimoniano i ripetuti sequestri delle forze dell'ordine in genere. Va ricordato che di recente è stato condannato alla sezione distaccata del Tribunale di Lipari, per un illecito edilizio compiuto a Panarea, anche il presidente della locale circoscrizione Paolino Spanò. Una delle chiavi di lettura per chiarire i motivi del fenomeno viene fornita dal Vicepresidente della locale associazione dei geometri Aldo Natoli: «Oggi – spiega – rispetto al passato, si verifica una situazione paradossale. Se prima avevamo una Soprintendenza piuttosto lenta nell'approvazione delle varie pratiche oggi abbiamo la stessa Soprintendenza che le esamina e le approva speditamente e un Comune che per la lentezza degli uffici preposti rischia di far andare in perenzione, dopo cinque anni, le legittime aspettative delle gente che intende costruirsi un tetto».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/30/2008
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