Aqua Blue, i dubbi di un esperto

Riceviamo e pubblichiamo una nota del dott. Massimo Favaloro, Amministratore unico della Clio Project Italy: Ho visto il video in merito alla vicenda Acqua Blue che ritengo interessante dal punto di vista occupazionale e di sviluppo per le Isole Eolie, ma, ho dei dubbi che credo mi saranno al più presto dissipati dai sostenitori dei progetti. Nei vari interventi, si cita (testualmente) "una piccola media industria per la produzione di pannelli solari, eco compatibili, uso foto voltaico" credo, che i sostenitori abbiano visionato il progetto e lo considerino fattibile. Lungi da me il voler fare polemica ma vorrei rispondere al Sig. Nino Codraro in merito al suo intervento datato 02/01/2009: Carissimo Sig. Codraro le cito alcuni dati tratti dal Rapporto di Sostenibilità 2007 pubblicato dalla società ENIPOWER consociata del gruppo ENI in merito allo stabilimento di Nettuno. Superficie occupata 34.000 m3 di cui 8000 m3 di area coperta suddivisa in uffici, laboratori etc etc Personale occupato 40-50 unità facenti parte di tre diverse ditte Produzione annua "installata" 10 MWp, 11.479 pannelli fotovoltaici prodotti Fabbisogno idrico 41.000 m3 in entrata, stessa quantità in uscita Rifiuti prodotti: pericolosi 15.510 Kg, non pericolosi 93.530 Kg Energia elettrica utilizzata 3.163.000 Kwh Prodotti chimici utilizzati: 6.777 m3, idrossido di sodio, tetrafluoro di metano, silano e ammoniaca 9680 Lt di alcool isopropanolo, acido fluoridrico al 39,5%, acido cloridrico al 37%, acido ortofosforico e metil-isobultil-chetone 1.062 m3 d'azoto, ossigeno e gpl 1.850 Kg di paste serigrafiche. Ed ancora: La produzione del pannello solare cristallino implica la lavorazione di sostanze chimiche come il triclorosilano, il fosforo ossicloridrico. Nella produzione del pannello amorfo troviamo la fosfina e il diborano. Infine nella produzione dei CIS spicca il seleniuro di idrogeno e in quella dei CdTE il cadmio, quest'ultimo ad elevata tossicità e forte impatto sulla salute. Come vede, ho dato al Sig. Sindaco di Lipari delle informazioni utili (risparmiando il costo di una telefonata). Nei vari interventi, non si evince dove collocare detto stabilimento che, presunto il numero occupazionale di 156 unità (cito) a parità di ENIPOWER dovrebbe occupare non meno di 25.000 m3 di superfice utile, ma a questa domanda confido nella risposta del consigliere comunale Dott. Giacomo Biviano, autore dell'interrogazione al Sig. Sindaco di Lipari del 16/12/2008. Eventuali risposte al mio modesto intervento nel sito web di Lipari.biz. In attesa di tornare a Lipari tra pochi giorni auguro un sereno 2009 a tutti gli Eoliani. Pr. M. Massimo Favaloro Amministratore unico Clio Project Italy ( Nel ringraziarla per l’intervento la invitiamo a continuare a seguirci, anche perchè ci attendiamo una risposta da parte di Aqua Blue. Il suo contributo, in ogni caso, potrà essere prezioso nell’eventualità di un confronto con la stessa Aqua blue direttamente a Lipari. A scanso di equivoci, Lipari.biz, chiede e ha sempre chiesto che ci fosse un dibattito per un serio confronto sulla proposta dei tedeschi...sempre se il Sindaco di Lipari invierà alla società di Simon la lettera di convocazione. P.P.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/4/2009

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