Gazzetta del Sud
Mauro Cucè
Altro che buon anno! A tanti ieri, nel centrodestra, l'ultima "fetta" di panettone sarà andata di traverso. Perché l'on. Carmelo Briguglio, vice capogruppo del Pdl alla Camera, ha rubato la "scopa" alla Befana e ha cominciato a dispensare carbone a tutti i colleghi di partito. Carbone a chili... Schiaffi al presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, al sindaco Giuseppe Buzzanca e più in generale a tutta la classe dirigente del centrodestra messinese. Briguglio ha inaugurato l'anno politico con una manifestazione al Royal alla quale sono intervenuti 500 tra dirigenti e amministratori locali. Tra i quali il deputato all'Ars, Pippo Currenti, l'avv. Luigi Ragno, i consiglieri comunali Nello Pergolizzi e Claudio Canfora, il commissario dell'Iacp Giuseppe Laface e i coordinatori di collegio Nuccio Ricciardello, Patrizia Tripodo e Carmelo Lombardo.L'inizio è soft, ma poi neanche troppo. «La disatrosa gestione del centenario del terremoto – commenta Briguglio – ha dato la cifra politica e culturale del declino di Messina e della sua provincia: un grande evento che ha segnato la storia politica europea del Novecento è stato degradato a una manifestazione locale di protezione civile. Nessuna delle più alte cariche dello Stato presenti, nessun ministro e neppure presenze internazionali o culturali. Solo a chiedere collaborazione e non chiudersi nella propria arrogante autosufficienza, sarebbe stato tutt'altro che difficile ottenere qualificate partecipazioni, come la comunità messinese avrebbe meritato. Un evento grande gestito da una classe dirigente che si è purtroppo dimostrata piccola».Questo l'incipit, perché il resto è davvero una valanga sugli alleati. Che il gruppo Briguglio sia in rotta col centrodestra messinese non è una novità (il consigliere comunale Nello Pergolizzi è stato tra gli oppositori più duri all'Amministrazione Buzzanca). Non a caso l'unica soddisfazione è arrivata dagli asseti regionali del partito, con la nomima di Giuseppe La Face a commissario dell'Iacp. Briguglio spara: «I primi mesi delle amministrazioni provinciale e comunale danno il senso di un'assenza di cultura di governo e, in taluni casi, di una classe politica non all'altezza dei problemi del territorio. Manca soprattutto la credibilità degli uomini, senza di essa le istituzioni non possono fare fronte e risolvere i problemi. La Provincia è schiacciata e bloccata da un presidente su cui gravano accuse molto gravi che impediscono serie progettualità e la capacità di guardare al futuro. Pur nella presunzione della non colpevolezza fino a quando non sarà emesso un giudizio, la politica deve sapere anticipare la magistratura quando sono in gioco gli interessi dei cittadini di un'intera provincia. Ricevuto chiarisca i fatti per i quali è accusato senza nascondersi dietro un garantismo strumentale, lo faccia pubblicamente e in modo convincente. Altrimenti si dimetta e si torni a votare. Esigere questo è un dovere della politica».Per quanto riguarda l'amministrazione Buzzanca il vicecapogruppo del PdL a Montecitorio ha aggiunto: «lo dico da parlamentare con responsabilità politiche che ha dato col suo gruppo un contributo leale e determinate all'elezione di Buzzanca: il sindaco abbia il coraggio delle scelte che cittadini e elettori si attendono dal PdL. Rimuova l'assessore Scoglio dalla giunta, un caso che mette piombo nelle ali della nuova amministrazione: potrà tornare se sarà prosciolto. Non si può continuare ad affidare un settore delicato come i lavori pubblici a chi intanto è al centro di un'indagine così delicata. Non credo nemmeno che per l'enorme esposizione debitoria che pesa sul bilancio, si possano chiedere, soprattutto in questo momento di preoccupazione per le famiglie, sacrifici ai cittadini e solidarietà alle istituzioni quando si continuano a sfornare decine di nomine che gravano sulle tasche della gente. Prima di chiedere bisognerebbe dare segnali di sobrietà e contenimento delle spese e concentrarsi su quella spesa sociale che a Messina non ha impedito la vergogna dei due anziani morti nell'indifferenza e nell'assenza di uomini e servizi che avevano il dovere di provvedere e non hanno provveduto. Se sarà invertito il senso di marcia non mancherà la mia collaborazione attiva». Briguglio ha concluso richiamando la neccessità che a Messina «il Popolo della Libertà risponda alle attese dotandosi di una cultura di governo e di una classe dirigente capace di interpretare la voglia dei messinesi di sottrarsi a un destino che sembra portarci verso un declino che sembra inarrestabile. È un dovere che come parlamentare nazionale nel processo costituente del PdL sento in modo forte. Sono pronto a condividere questo obiettivo con quanti nel centrodestra vogliono battersi per il bene comune che deve essere il valore fondante di un grande partito che nasce anche qui a Messina». E oggi sit-in da parte di alcuni partiti di opposizione per chiedere le dimissioni di Ricevuto e del rettore Tomasello.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/7/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!