Lipari- Il Ragioniere Generale Francesco Subba risponde al consigliere comunale Antonio Casilli con una lettera inviata per conoscenza anche alla Giunta, al Consiglio Comunale , al segretario Generale, agli altri dirigenti e al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. Il testo:
Riscontro la Sua nota relativa al problema “carenza di liquidità” che è stata consegnata alla stampa e non agli uffici interessati (oggi 26/01/2009 alle ore 10:33 il protocollo mi comunica formalmente che non è prevenuto alcun documento a Sua firma mentre lo stesso è pubblicato ormai da giorni sui siti della stampa locale), e analizzando la stessa, dopo aver ricambiato i sentimenti di stima che la S.S. ha espresso per il sottoscritto, evidenzio quanto segue:
preliminarmente sono da contestare tutte le Sue affermazioni relative all’attività degli addetti all’Ufficio Tributi Comunale, Ufficio che si ritrova in uno stato di gravissima precarietà dal punto di vista del personale (oggi sono rimasti solo Mondello e Ziino a presidiare lo stesso) e nonostante ciò riesce a dare buoni risultati in termini di accertamento dell’evasione dei tributi locali e, in particolare nell’ultimo triennio:
Anno 2006 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 251.725,94
Anno 2007 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 496.731,36
Anno 2008 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 436.822,74
certo che a “Crik e Crok”, che già non riescono a fronteggiare l’afflusso del pubblico e le ordinarie scadenze di legge, non si può certo chiedere di incrociare i dati con quelli del catasto elettrico, con quelli dell’annona, con quelli dell’anagrafe ecc. se già non riescono ad incrociarli con quelli del Catasto (grazie anche alle Sue pressioni il Servizio Tributi li sta acquisendo i dati del catasto elettrico ma non se ne farà nulla senza il personale che possa lavorarli).
Perchè la S.S. non si pone il problema di come mai, nonostante il deliberato del Consiglio Comunale n. 77 del 28/10/2002, con il quale il civico consesso dell’ente ha deciso “di procedere all’accertamento dell’evasione tributaria esclusivamente tramite il Servizio Tributi dell’ente, potenziando lo stesso”, oggi l’Ufficio Tributi risulta depotenziato?
Come mai la S.S. non attenziona le formali richieste semestrali rese dal sottoscritto, in sede di relazione del Sindaco al Consiglio Comunale, nelle quali viene testualmente riportato:
“Il servizio tributi gestisce in proprio l’attività di accertamento dell’evasione nonostante la grave precarietà connessa alla carenza di risorse umane.”
“Da ribadire ancora una volta il grande progetto per il Servizio che purtroppo non si riesce a concretizzare a causa delle difficoltà finanziarie e dei limiti di legge per assunzioni a tempo indeterminato: un’organizzazione interna che sia in grado di predisporre i pagamenti, notificarli, riscuoterli e successivamente controllare l’evasione, senza ricorrere ad intermediari o enti che oggi non ci consentono di raggiungere i livelli di efficienza ai quali siamo certi di poter arrivare.”
“A tal proposito, anche in relazione agli indirizzi politici forniti dal Consiglio Comunale dell’ente, si continua a chiedere all’Amministrazione di dotare l’ufficio delle risorse umane (soprattutto tecnici che possano effettuare gli accertamenti sul territorio) necessarie per gestire in proprio la riscossione ed il controllo dell’evasione dei tributi locali, evitando l’interazione con altri enti.”
Come mai non viene riportata la grande attività di accertamento resa dall’ufficio nel momento in cui ha avuto a disposizione due tecnici a tempo determinato per soli 35 giorni lavorativi?
Comprendo l’esigenza di fare un po’ di quella che noi eoliani definiamo “SCHIUMAZZA”, pur di dare una risposta ad un dirigente che richiede riscontri, ma è troppo facile chiedere di fare accertamenti dell’evasione dei tributi senza far nulla perché ciò possa avvenire e pensare di essere a posto con la propria coscienza.
Nel merito della questione carenza di liquidità, che era l’oggetto della nota del sottoscritto, mi chiedo e Le chiedo ma cosa c’entra l’accertamento dell’evasione dei tributi con la carenza in termini di liquidità? Quando si accerta l’evasione dei tributi e questa si trasforma in entrata di bilancio si appostano nello strumento finanziario le maggiori entrate ma si appostano anche le maggiori spese correlate, determinando il relativo pareggio. Le entrate continueranno ad entrare con ritardo e le spese si continueranno a sostenere mensilmente e quindi, paradossalmente, le maggiori entrate appostate in bilancio a seguito dell’azione di accertamento acuiranno ancor di più il problema della carenza di liquidità. L’accertamento dell’evasione è fondamentale per garantire equità tributaria e per l’attuazione del principio “pagare tutti per pagare meno” ma non ha alcuna attinenza con il problema sollevato dal sottoscritto per la carenza di liquidità. Comprendo che la S.S. non sia un tecnico ma prima di scrivere sarebbe necessario informarsi…. o meglio…. Riflettere…!!!
Dall’ultimo passaggio della Sua nota pubblicata dalla stampa, con il quale la S.S. chiede al Dirigente di suggerire al politico le soluzioni ai problemi, capisco che la nostra nota, prot. n. 739 del 14/01/2009, non è stata letta per intero, o con la dovuta attenzione, ed infatti nella stessa è testualmente riportato: “sull’argomento Vi ho intrattenuti più volte, prospettando soluzioni a breve, medio e lungo termine”.
La formalizzazione delle soluzioni è stata ovviamente rappresentata prevalentemente all’organo di governo ma anche, almeno in parte, a quello che esercita il controllo (vedi riunione di maggioranza all’Hotel Gattopardo) ma visto che la S.S. ha il desiderio di avere ribadite le soluzioni prospettate ritengo opportuno rappresentarLe non solo queste ma anche il consequenziale operato degli organi politici e tecnici del Comune:
(segue)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/26/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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