Compleanno dell'osservatorio

Compleanno dell'osservatorio Lipari- Sono trascorsi esattamente 40 anni, da quando Haroun Tazieff presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia (I.I.V.), Claude Blot ed un’equipe dell’International Seismological Centre guidata da J. Latter, raggiunsero Lipari per dare il via alla realizzazione della Rete Sismica del Basso Tirreno.Fu una delle prime reti sismiche, basata sulle allora innovative tecnologie elettroniche analogiche in FM a transistors e sulla registrazione magnetica, grazie all’impiego del modernissimo registratore, progettato nei laboratori di Edinburgo. Nel 1973 furono ultimati i lavori di ristrutturazione, che consentirono l’avvio definitivo delle attività tecniche e di ricerca presso Osservatorio Geofisico di Lipari, che grazie alla sua ubicazione, da allora continua ininterrottamente ad essere il centro di acquisizione dei dati sismici, rilevati dalla rete che si sviluppa dall’arcipelago eoliano fino alle vicine coste Calabra e Sicula. La Rete Sismica del Basso Tirreno, sottoposta a continue evoluzioni, affronta dal 2003 il passaggio al digitale, con un progetto curato da Sergio Di Prima, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia( INGV ), sezione di Catania. La nuova rete eoliana, vede già in funzione sette stazioni sismiche (otto entro l’anno,oltre quelle analogiche), che trasmettono in continuo via satellite i dati sismici, alla sede INGV di Catania dalla quale l’Osservatorio di Lipari viene gestito. L’Osservatorio di Lipari vede l’impiego attuale di Mario Marturano, operatore tecnico fin dai primi anni e Marco Manni, tecnico elettronico. Tiziana Medda

, a cura di Tiziana Medda