Randagismo, ora si corre ai ripari

Randagismo, ora si corre ai ripari PALERMO – L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha chiesto ai dirigenti del servizio veterinario dell’assessorato e dell’Ausl 7 di Ragusa una relazione urgente per chiarire la dinamica della morte del bambino di 10 anni, aggredito ieri da un branco di cani randagi a Sampieri, in provincia di Ragusa e le relative responsabilità, e si è impegnato a varare un piano straordinario di interventi per ridurre il fenomeno del randagismo che in Sicilia ha raggiunto livelli di emergenza. L’assessore chiederà anche un incontro al sottosegretario del ministero della Salute, Francesca Martini. “Sono rimasto molto scosso – ha commentato l’assessore Russo - è incredibile e inaccettabile che un bambino possa morire così e sono vicino ai familiari in questo momento di dolore. Questo gravissimo episodio di cronaca che ha commosso e al tempo stesso indignato l’Italia deve servirci come stimolo per affrontare il problema in tutte le sue sfaccettature e trovare soluzioni rapide ed efficaci. Voglio conoscere tutti i contorni di questa raccapricciante storia. Non intendo sottrarmi alle responsabilità, anche quelle indirette, e farò tutto quello che è nelle competenze del mio assessorato per migliorare una situazione che ha assunto proporzioni allarmanti. Ho già allertato gli uffici e mi impegno fin da ora a reperire in bilancio i fondi necessari per realizzare un piano di controllo dei cani randagi attraverso la sterilizzazione”. Il piano straordinario di interventi chiesto dall’assessore Russo prevederà l’adozione di un bando per l’immediata attuazione dei piani di sterilizzazione di cani randagi ricorrendo alle somme accreditate dal ministero della Salute per il 2009, l’adozione di un piano territoriale di interventi per la costruzione di rifugi sanitari, il risanamento delle strutture comunali esistenti, la predisposizione di ambulatori veterinari pubblici e l’adeguamento strutturale di rifugi già esistenti, insieme alla costruzione di nuove strutture gestite dalle associazioni per la protezione degli animali. Secondo le ultime stime regionali che risalgono al 2008 il numero dei cani randagi è di circa 75.000 unità mentre il numero dei cani di proprietà regolarmente iscritti all’anagrafe canina regionale è di 200 mila. Proprio alla fine dello scorso anno, l’assessore Russo aveva firmato tre provvedimenti sul tema della prevenzione del randagismo, utilizzando appositi fondi trasferiti dal Ministero della salute nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla legge 281/91: con il primo sono stati finanziati tre progetti per l’ampliamento e la costruzione di nuovi rifugi, impegnando 415.000 euro; il secondo ha riguardato il controllo della nascite attraverso la sterilizzazione dei cani randagi, con l’assegnazione di 350.000 mila euro in favore di 14 comuni siciliani che avevano presentato i relativi progetti; con il terzo si è provveduto al pagamento di quasi 200.000 euro in favore di alcune associazioni per la protezione degli animali per il mantenimento degli animali da loro custoditi. Inoltre, alla luce dell’ordinanza del ministero della Salute sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, verranno istituiti dei percorsi formativi per i proprietari di cani per una corretta padronanza dei “cani impegnativi”, nonché programmi di educazione al rispetto degli animali.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/16/2009

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