Un piano casa che riguarda 500 mila immobili

Gazzetta del Sud Palermo- Sono già pronti ben tre "piani", diversi fra loro, per rilanciare le attività edilizie private che l'Ars dovrà valutare ed esitare, con legge, entro l'estate. Potenziali interessati alla norma sono i proprietari del quasi mezzo milione di immobili che, in Sicilia, hanno un volume inferiore ai mille metri cubi: 428mila fra ville, villette e appartamenti mono o bifamiliari, secondo il censimento Istat del 2001. Un ddl è già stato depositato all'Ars dal deputato Pdl, Fabio Mancuso, un altro dal parlamentare Pd, Davide Faraone, ed il terzo è quello che farà il governo regionale. Di quest'ultimo si conoscono le quattro linee guida. Il principio ispiratore del presidente Lombardo che vede il piano casa come «un'occasione per riqualificare, restaurare e ripulire», sembra quello di non derogare alla quota del 20% di ampliamento massimo degli edifici, nonostante la norma nazionale preveda delle eccezioni che si spingono fino al 35%. In particolare il Governo regionale siciliano vorrebbe dare, purchè in coerenza con i valori ambientali e paesaggistici, la possibilità di ampliare le case, realizzate almeno da 5 anni, anche in deroga ai piani regolatori e ai regolamenti edilizi. La giunta poi intende snellire le procedure autorizzative prevedendo una semplice dichiarazione di inizio lavori rilasciata da un tecnico abilitato. Il terzo punto, di cui ha parlato ieri a Roma Lombardo, è quello che prevede incentivi «perché oggi per costruire 70 metri quadrati comporta notevoli sacrifici finanziari che molte famiglie non possono sostenere». E l'idea è quella di "incentivare" l'acquisto della prima casa con la concessione di contributi che consentano l'abbattimento degli interessi dei mutui. Il cittadino, in pratica, pagherà il tasso del 2% mentre il resto sarà a carico della Regione che ha già disponibili 2 dei 3 milioni, ritenuti sufficienti a far scattare l'effetto moltiplicatore sugli investimenti. «Non servono molti soldi per fare questo intervento che mira ad invogliare chi vuole investire nella prima casa - spiega l'assessore regionale ai lavori pubblici Luigi Gentile - e per questo stipuleremo delle convenzioni con le banche con le quali contratteremo per avere tassi di interesse più bassi». Incentivi, inoltre, saranno concessi a chi abbatterà una casa abusiva per realizzarne un'altra in regola o chi è proprietario di immobili nei centri storici. La quarta linea guida, ma non ultima per importanza, riguarda il risparmio energetico. La giunta regionale, infatti, intende concedere uno `scontò del 50% del contributo di costruzione a chi utilizzerà tecniche costruttive di bioedilizia o fonti di energia rinnovabile. Il Ddl di Mancuso del Pdl, vorrebbe, invece, portare fino al 35% la percentuale di ampliamento massimo degli edifici e, rispetto alla norma nazionale, `eliminarè il tetto dei mille metri quadri. Infine si vorrebbe una dichiarazione di fine lavori che servirebbe ai Comuni, secondo il proponente, per tenere sotto controllo l'aumento delle cubature. Gli "incentivi" a chi istalla pannelli fotovoltaici o a chi realizza sistemi di recupero delle acque piovane, sono previsti anche nel Ddl di Faraone del Pd. È su queste tre proposte che è in corso un tentativo di "sintesi" di cui ha parlato Lombardo, il quale vuole fermamente impedire aumenti di cubature per gli edifici che hanno già ottenuto la sanatoria .

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/3/2009