PALERMO - Saranno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione venerdì 29 maggio due bandi del Fep 2007/2013, il Fondo europeo per la pesca in Sicilia, a firma del dirigente generale del dipartimento Pesca, Gianmaria Sparma.
Poco meno di 7 milioni di euro, riferite alle annualità 2007-2008-2009, sono le somme assegnate per “Investimenti produttivi nel settore dell'acquacoltura”, a valere sulla misura 2.1. Circa 5 milioni sono invece le risorse che, per le stesse annualità, sono state stanziate per finanziare “Porti, luoghi di sbarco e ripari da pesca”, a valere sulla misura 3.3.
L’assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro, ha sottolineato che “tutti gli obiettivi dovranno essere realizzati, se si vuole far rinascere il settore. Nel 2010 saranno attribuite le nuove risorse in relazione alle richieste pervenute in modo che tutti i progetti potranno essere finanziati e realizzati”.
“Stiamo accelerando, è un impegno preso con le nostre marinerie – ha detto Sparma -, nel giro di un mese le risorse sono erogabili. Questi 12 milioni vanno ad aggiungersi ai 21 già assegnati per la sicurezza dei pescatori a bordo e il miglioramento dei processi di trasformazione e commercializzazione del pescato. Contiamo entro l'anno di attivare una decina di bandi”. Le istanze per accedere ai contributi dei due bandi dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 90 giorni a decorrere dal primo giorno successivo della pubblicazione del bando sulla Gazzetta. Potranno essere presentate richieste ogni anno, dal 2010 al 2013, entro il sessantesimo giorno di ciascun anno, a decorrere dal primo gennaio. Scopo della misura 2.1. è migliorare la produzione e la cattura di specie che hanno buon mercato, applicare nell'acquacoltura tecniche d'avanguardia capaci di ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, sostenere le tradizionali pratiche per preservare l’ambiente, potenziare l'acquisto di attrezzature dai predatori selvatici, migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori nel settore. Destinatarie dei contributi sono le micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura che rispondono ai parametri fissati dalla Commissione europea (2003/361/CE), e le imprese che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro. La misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari da pesca” è invece rivolta a migliorare i servizi offerti nei porti di pesca pubblici o privati che presentano particolare interesse per i pescatori e i produttori acquicoli, e salvaguardare le condizioni del pesce nei luoghi di sbarco. Gli interventi riguarderanno il trattamento, il magazzinaggio dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, la qualità delle strutture e dei servizi a terra, la gestione informatizzata delle attività; interventoil trattamento degli scarti e la riduzione dei rigetti in mare. Saranno finanziati, in particolare, interventi destinati alla costruzione, l'ammodernamento delle banchine e delle sale per le aste. Saranno ammesse ai contributi le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore della pesca, le province, i comuni e le organizzazioni riconosciute dal regolamento comunitario 104/2000. I bandi potranno essere consultati sul sito ufficiale del dipartimento regionale della Pesca all’indirizzo: www.regione.sicilia.it/cooperazione/pesca/
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/19/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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