Cytisus sempre più a rischio

Lipari- Lettera di Pietro Lo Cascio di Nesosa a European Commission Environment DG Directorate E – International Affairs & LIFE Brussels Belgium; UNESCO – Division of Ecological Sciences Natural Sciences Sector Paris France; UNESCO – World Heritage Centre Paris France; IUCN Gland Switzerland; IUCN – Italian National Committee c/o Federparchi Roma; Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gestione e Roma; Comitato Regionale Parchi Protezione Natura Palermo; Società Botanica Italiana onlus Firenze Oggetto: sul futuro di Cytisus aeolicus, specie vegetale endemica delle Eolie e prioritaria in allegato 2 alla Direttiva EU 43/92, nell’Isola di Vulcano (Isole Eolie, Sicilia). Gentile Signore/a, il Cytisus aeolicus Guss. è una specie vegetale endemica dell’Arcipelago Eoliano, della cui importanza narrava già Teofrasto, duemila anni fa, nella sua “Storia delle Piante”, e del cui rischio di imminente estinzione parla oggi la Direttiva 43/92/EU “Habitat”, dove la specie è inclusa tra quelle considerate prioritarie in allegato 2, in ragione della sua estrema rarità e frammentazione. Per la sua tutela è stato attivato un progetto Life Natura, denominato “Eolife99”, concluso nel 2004 e i cui risultati sono stati giudicati soddisfacenti dagli ispettori della Commissione Europea. Tuttavia, si tratta di una specie da considerare ancora oggi gravemente minacciata. Vulcano ospita il 50% circa della sua popolazione mondiale, che consiste in tutto in 400-500 individui; gran parte del popolamento dell’isola è localizzato in contrada Piano, entro una proprietà privata dove, fino alla sua recente scomparsa, il Sig. Casamento curava un magnifico orto-giardino. Oggi gli eredi del Sig. Casamento hanno messo in vendita tale proprietà. La frequenza degli abusi edilizi e della mancata osservanza delle normative urbanistiche vigenti, nonché lo scarso controllo del territorio nell’isola da parte delle autorità preposte, rendono estremamente elevato il rischio che il sito possa essere drasticamente trasformato, con conseguenze drammatiche per la sopravvivenza di questa specie. Anche la scomparsa di poche decine di individui, infatti, può rappresentare un’irreparabile perdita di biodiversità e un grave danno al patrimonio naturale dell’isola. Per tale ragione, La prego di volere attivare tutto ciò che riterrà possibile per interventi concreti e urgenti finalizzati a garantire l’integrità e la tutela del sito di una delle specie più importanti, sotto il profilo conservazionistico e biogeografico, dell’intera flora europea. Restando naturalmente a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti, La ringrazio per quanto vorrà fare e per la Sua gentile attenzione. Distinti saluti Pietro Lo Cascio MSc Conservation Biology coordinatore delle attività scientifiche di Nesos

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/1/2009

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