Sulla crisi politica regionale

Riceviamo da Roberto Sauerborn di Noi Consumatori Sicilia e pubblichiamo: SULLA CRISI POLITICA REGIONALE E LA CLASSE POLITICA IN GENERALE E se fosse tutta colpa di nessuno? E’ la domanda, quasi forse retorica, che da una settimana a questa parte, i siciliani hanno cominciato a porsi a proposito della crisi politica regionale. Infatti, di chi è la colpa? Chi ha la responsabilità se, chi ci governa, democraticamente eletto, decide di fare di testa propria e di venire meno alle regole di una politica dove, sino ad oggi, queste sono state dettate dai partiti la cui disciplina interna, di fatto, ha reso inoperante il divieto di mandato imperativo, previsti dall’art. 67 della Costituzione, secondo cui “ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Sbaglia Lombardo, che “da fuori di testa”, o i partiti, che vorrebbero continuare a celebrare la loro egemonia, nonostante questa sia la causa della oramai trentennale “crisi delle istituzioni parlamentari”? Vero è, in ogni caso, che la politica continua a rimanere appannaggio di uomini politici la cui principale virtù è quella di essere degli ottimi comunicatori, bravi a cercare il consenso ma che spesso mancano di una cosa importante: della preparazione e delle conoscenze giuste per affrontare in modo razionale i problemi sociali e politici del paese. Non esiste, spesso, congruenza tra la formazione del politico e l’argomento che si ritrova a trattare o a gestire. In politica, si procede spesso a naso, seguendo gli umori della gente, in base alle opinioni prevalenti al momento sui mass media. In effetti, il malato, il paese, muore perché i suoi medici curanti, cioè i politici che l’hanno in cura, non saprebbero fare bene il loro mestiere che, forse, rimane quello dello “stigghiolaro…” come dice il Presidente della Regione… Perciò, e non credo di dire nulla di nuovo, oggi più che mai urge un correttivo nel metodo di scelta della classe di governo. Credo che questo debba essere l’argomento su cui bisognerà impegnarsi da subito. Il Presidente Arch. Roberto Sauerborn

, a cura di Peppe Paino