Poste sempre più nel caos

Poste sempre più nel caos Gazzetta del Sud Mauro Cucè Poste italiane è nel caos. Dagli Uffici postali, al recapito, passando per gli altri servizi. Ormai è un S.O.S. continuo, che giornalmente viene lanciato dai cittadini esasperati da una situazione ormai al collasso. Ieri l'ennesimo grido d'allarme è arrivato dalla Uil Poste che sottolinea «le evidenti carenze degli organici della sportelleria, le disfunzioni organizzative, le violazioni dei diritti contrattuali, il malcontento, il disinteresse dell'Azienda verso le condizioni di lavoro». La Uil evidenzia inoltre come «vi sono molti uffici che, per il loro bacino di utenza, avrebbero bisogno del giusto numero di addetti alla sportelleria per offrire un adeguato servizio al pubblico. Invece, una costante operatività secondo assegni virtuali, costringe i lavoratori a ritmi stressanti; molti subiscono il disagio del distacco selvaggio, e senza che, spesso, vengano remunerati a dovere. Tutto ciò non aiuta certo il loro rendimento». A tutto ciò, come se non bastasse, ad aggravare il già precario andamento dei servizi postali, la razionalizzazione degli uffici postali per il periodo estivo. «Lo scorso anno – continua la Uil – in simile situazione abbiamo evidenziato l'obbligo di consultazione e contrattazione in merito, anche questa volta disatteso dall'azienda. Un'azienda che è praticamenta ferma, da qualche anno, anzi progetta di accentuare la riduzione del personale degli uffici, generando ulteriore scandimento della qualità dei servizi». Ma il problema, serio, riguarda anche il recapito. Il nuovo modello organizzativo del recapito «si è rivelato non funzionale agli obiettivi che le parti si erano dati e cioè: qualità, sviluppo, razionalizzazione e perequazione». All'attacco anche la Cisl che non risparmia critiche agli altri sindacati: «Ieri è stato un giorno campale per gli uffici postali. Il giorno del non ritorno» sostiene il segretario provinciale del Slp Cisl Poste di Messina, Gisella Schillaci, che sottolinea come l'accavallarsi delle riscossioni delle pensioni Inpdap e la scadenza del pagamento Ici ha creato code interminabili negli uffici postali mettendo a dura prova sia l'utenza sia gli operatori allo sportello. «Le code ci sono sempre – spiega la Schillaci – e denunciamo da tempo che questa è una delle conseguenze, forse la più visibile, della scelta aziendale di ridurre gli organici. Una scelta avallata da un accordo stipulato a settembre scorso fra l'azienda e un gruppo di sindacati minoritari all'interno di Poste: Slc Cgil, Uil Post, Sailp Confsal e Ugl Com. Con un tratto di penna hanno eliminato circa 2400 unità in tutta Italia, con ricadute negative anche sul territorio messinese». Solo Slp Cisl e Failp Cisal hanno opposto una ferma opposizione, ricorda il sindacato postali. «Oggi chi spara a zero sulla situazione dei servizi postali nel messinese e sulle razionalizzazioni estive dov'era negli ultimi dieci mesi, quando siamo stati lasciati soli a contenere i guasti provocati dal loro sciagurato accordo di settembre? – si chiede la Schillaci – Adesso, quando tutti i postali messinesi, dopo un anno di lavoro, stanno guardando alle agognate ferie estive, unico momento di possibile riposo come previsto dal contratto di categoria, cavalcano una tardiva quanto sospetta battaglia mirando a una riapertura degli uffici postali razionalizzati, senza preoccuparsi delle conseguenze sui lavoratori». E alla Cisl risponde a muso duro la Slc-Cgil. «Sui disservizi alle poste e sulle tutele non accettiamo lezioni da nessuno e tantomeno dalla Slp-Cisl. Essere sindacato di maggioranza non significa essere titolari della verità. È vero che nel settembre del 2008, assieme a Uil, Sailp e Ugl abbiamo firmato con l'Azianda un accordo complessivo, ma non è affatto colpa nostra se l'accordo è stato vergognosamente disatteso dall'Azienda, guarda caso proprio su sollecitazione del sindacato di maggioranza. Chi, dunque si erge a paladino dei lavoratori in difficoltà è viceversa carnefice e complice dell'Azienda».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/18/2009

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