Gazzetta del Sud
Salvatore Sarpi
Lipari-Prosegue l'azione repressiva e preventiva della Capitaneria sulle aree demaniali. A Stromboli, dopo l'operazione del Circomare, si sta pensando ad una ordinanza che tiene conto delle esigenze di protezione civile in un'isola con un vulcano attivo e priva di porto rifugio. Una soluzione, momentanea, per venire incontro alle esigenze dei pescatori dell'isola dopo che la Guardia Costiera, con un intervento drastico ma mirante a ridare dignità ad un litorale fortemente degradato, aveva posto fine ad una illegalità diffusa per quanto riguarda le ruspe presenti sul demanio e i vari verricelli. «L'ordinanza – come ha tenuto a specificare il sindaco Bruno – è solo un fatto provvisorio e limitato. Occorre presentare al più presto le richieste di concessione e, principalmente, evitare il degrado che si era creato». La decisione è maturata durante un incontro tenutosi sull'isola e al quale hanno preso parte il comandante del Circomare Lipari Luca Politi, le forze dell'ordine presenti a Stromboli e il sindaco Mariano Bruno.
Intanto proprio ieri si è conclusa con "grandi numeri" la prima parte dell'operazione anti-abusivismo in mare posto in essere dalla Guardia Costiera di Lipari con il prezioso supporto dei sommozzatori del 3° nucleo operativo della Guardia Costiera di Messina. Complessivamente tra Panarea, Vulcano e Canneto sono stati rimossi e sequestrati oltre 150 gavitelli (boe) abusive, 1000 metri di cima ed oltre 500 di catena. Una decina le persone denunciate. La Guardia costiera, con i sommozzatori, ha altresì verificato la situazione di grande pericolosità per la navigazione di una gabbia di maricoltura abbandonata da anni in località Punta Luccia a Vulcano. Il propietario della struttura, che si erge a pelo d'acqua, era già stato denunciato per occupazione abusiva e per pericolo per la navigazione. La gabbia, purtroppo, non è stato possibile rimuoverla in quanto occorre un pontone, ma è stata inoltrata ulteriore segnalazione per addivenire al più presto alla rimozione. Una operazione congiunta quella della Guardia Costiera di Lipari e dei sommozzatori di Messina che, oltre ad "azzerare" di fatto l'abusivismo dei campi boa, ha anche permesso di "schedare" con video e foto la grande pericolosità degli ex pontili di carico della pomice. Nell'ottica di un intervento che non può più essere rinviato sia per quanto attiene la pubblica incolumità che il devastante impatto ambientale.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/19/2009
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