Oggi probabilmente la distribuzione delle deleghe

Oggi probabilmente la distribuzione delle deleghe Gazzetta del Sud PALERMO- Il presidente Lombardo potrebbe convocare la prima riunione di giunta oggi stesso e assegnare le deleghe. Le scelte saranno concordate con gli interessati ma alcune indiscrezioni accrediterebbero la delega dei Beni culturali a Nino Strano, i Lavori pubblici a Nino Beninati; forse il Bilancio a Mario Milone. Il che comporterebbe che Luigi Gentile assuma la titolarità del Lavoro (oggi coperto ad interim); che Michele Cimino vada all'Agricoltura. Non sarebbero toccate le altre deleghe. Questo il profilo dei tre nuovi assessori:Nino Strano52 anni, catanes, ex senatore di area An, ha legato il suo nome all'immagine che lo ritrae mentre stappa spumante e mostra, alle telecamere, fette di mortadella per festeggiare la caduta del governo Prodi; sarebbe stato Fini a caldeggiare la sua designazione; è stato assessore comunale nel capoluogo etneo e assessore regionale al Turismo dal '96 al '98. Nino Beninati , 53 anni, ingegnere messinese, oggi deputato regionale del Pdl, da quattro legislature all'Ars, viene da Forza Italia. Legato al ministro della Giustizia Angelino Alfano; ex assessore regionale alla Cooperazione, ora presiede la commissione Sanità a Palazzo dei Normanni. Mario Milone, tecnico in area Pdl, 62 anni, palermitano, attuale vicesindaco del capoluogo e preside della facoltà di Architettura. Il suo nome nel firmamento dei papabili è spuntato solo ieri. L'opposizione del Pd, con Antonello Cracolici dice che «ormai è evidente: questo governo nasce sotto il segno del bluff. Qui il più sincero sembra recitare tre parti in commedia. Da settimane ormai si discute solo degli incontri fra Lombardo e Berlusconi, del gradimento di Castiglione e degli scoop del "detective" Saverio Romano. E ognuno dei protagonisti nella migliore delle ipotesi dice una cosa, ne pensa un'altra, e fa l'opposto. Oggi, poi, sembra si sia aperta una nuova pagina della storia infinita del Lombardo-bis: se perfino il Pdl siciliano arriva a disconoscere l'accordo che sarebbe stato siglato da Berlusconi, vuol dire che in questo centrodestra non c'è davvero più alcuna certezza! Ma si può pensare di governare la Regione in queste condizioni?»

, a cura di Peppe Paino