Lipari- Se tra le discariche a cielo aperto disseminate per l'isola compaiono, improvvisamente, anche intere confezioni d'acqua minerale da 1,5 litri, allora, probabilmente, significa che bisogna accelerare il processo di rieducazione civica e ambientale dei cittadini. Degli isolani che dopo sette anni, non hanno ancora compreso il valore di essere residenti in un territorio diverso da altri e, proprio per questo inserito in una esclusiva lista mondiale di siti da tutelare e valorizzare. Quell'acqua, depositata accanto ai cassonetti dell'immondizia e agli immancabili rifiuti speciali sotto la chiesa dell'Annunziata, potrà anche essere scaduta e aver perso, quindi, le necessarie proprietà per essere bevuta o, ancora, sarà rimasta esposta a fonti di calore che ne hanno alterato la purezza. Ma perchè buttarla? Perchè, invece, non riciclarla impiegandola per altri usi come, semplicemente, per innaffiare qualche pianta in casa o, ad esempio, al posto dello sperperoso sciaquone del water che in un solo colpo consuma una decina di litri di risorsa preziosa. Considerazioni queste, come altre, che devono essere trattate principalmente a scuola: il luogo per eccellenza dell'educazione e della formazione. Provate ad immaginare una maestra o un professore che dieci minuti prima di iniziare la loro lezione mostrino ai discenti l'emblematica foto di Annunziata spiegando agli uomini di domani il significato di quell'atto di insensatezza e di incultura. Uomini di domani che poi vanno a casa a rieducare gli uomini di oggi. Basta poco per cambiare. Forse si potrebbe cominciare rispolverando quella sensibilità che è in ognuno di noi.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/21/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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