Lipari, cresce la microcriminalità

Lipari, cresce la microcriminalità Lipari- La magia del Natale e l'atmosfera di bontà e altruismo, alle Eolie, evidentemente, non intenerisce chi continua a vivere di espedienti. In questi giorni unitamente ai campanelli di festa vengono suonati anche quelli d'allarme. A Lipari, dilaga la microcriminalità: purtroppo nell'indifferenza visti i fatti, a fronte delle continue segnalazioni e delle denunce alle forze dell'ordine. L'ultimo episodio, nottempo: ignoti hanno forzato l'ingresso penetrando all'interno del panificio Martino di via Garibaldi, prelevando, fortunatamente, solo alcune decine di euro depositate nel fondo cassa. Ma di recente non sono mancate auto imbrattate di vernice, vetture rubate, anche da garage privati e ritrovate in alcune frazioni nonchè mezzi a due ruote, come una nuovissima vespa parcheggiata nel centro storico, letteralmente volatilizzatasi. In questo caso, secondo indiscrezioni pare che lo scooter sia stato prima privato della sella da rivendere al mercato nero, per poi essere buttato in mare. Fatti, forse, normali in città ma non in un isola dove le sane abitudini dei residenti vengono letteralmente sconvolte da simili accadimenti. Il fenomeno, piuttosto sottovalutato a livello socio politico, non accenna a placarsi. Ciò, tra le comprensibili proteste dei cittadini danneggiati dal crescente disagio giovanile e che, sempre più sfiduciati verso le istituzioni, invocano controlli e giustizia. Di notte, a Lipari, non girano solo i branchi di cani randagi ma anche, ed è triste affermarlo, ragazzi in branco. Figli di genitori solo sulla carta, spesso in preda all'alcol e alla droga. I tempi per la collocazione di un sistema di videosorveglianza, quanto meno nel centralissimo corso Vittorio Emanuele non possono più essere procrastinati.

, a cura di Peppe Paino