Bisogna sempre coltivare il dubbio.
Il dibattito sul sistema di raccolta dei rifiuti innescato dalla lettera del consigliere Casilli, presidente della commissione consiliare sui servizi ambientali, e dalla risposta del rag, Fonti, Amministratore delegato dell’Ato rifiuti Eolie, al di là dei problemi di merito, ci rimanda innanzitutto ad un discorso più generale: è possibile nelle Eolie un franco dibattito sui problemi? è possibile chiedere chiarimenti, cercare di capire, esprimere perplessità? O appena parli e scrivi immediatamente viene catalogato in una delle due schiere che non ammettono alternative : da una parte i “laudatores” che sono sempre d’accordo con quanto fa l’Amministrazione e negano persino l’evidenza; dall’altra gli oppositori preconcetti che devono essere necessariamente contrari qualsiasi cosa faccia l’Amministrazione.
Al contrario di quanto sostiene Mimmo Fonti a me pare che oggi nelle nostre isole, malgrado l’esistenza di tre blog, esista meno dibattito e partecipazione di quanto ce ne fosse dieci-quattordici anni fa. Mi sembra non solo che allora ci fosse maggiore informazione da parte dell’Amministrazione ( relazioni semestrali consistenti e ricche di approfondimenti, servizi televisivi settimanali, critiche anche molto dure da parte delle due televisioni e dei quotidiani provinciali e dei mensili locali) ma anche maggiore coinvolgimento della gente che ascoltava le televisioni tutti i giorni mentre oggi i blog li segue purtroppo una minoranza. Oggi si fa fatica a coinvolgere la gente sui problemi della comunità. C’è un’apatia diffusa che qualche volta sembra connivenza, quindi per richiamare l’attenzione chi scrive è costretto a caricare un po’ i toni, a prendere i problemi più di petto. Si crea così un pericoloso circolo vizioso: per richiamare l’attenzione si accentuano i toni, gli amministratori già ipersensibili diventano permalosi – qualcuno addirittura ( ma forse è un caso patologico) ti insulta e ti chiama “talebano” solo perché svolgi il tuo dovere di cronaca - e le caratteristiche di un dialogo civile si stemperano e si cade nella contrapposizione.
E’ stato detto che queste isole hanno bisogno che si ricostruisca un clima di collaborazione e di cooperazione altrimenti la crisi ed il degrado saranno sempre più accentuati. Bisognerebbe moltiplicare le azioni condivise come è stata, nel bene e nel male, quella sui trasporti marittimi esplosa questa primavera. Anche allora ci furono forti polemiche ma ad un certo punto di era formata una base comune di richieste che è ancora, mi sembra, sul tappeto. E proprio l’azione sui trasporti marittimi ci dice che promuovere obiettivi condivisi non vuol dire necessariamente andare oltre i ruoli di maggioranza e di opposizione, e sostenere l’unanimismo a tutti i costi.
Basterebbe in chi amministra ed in chi critica accettare di coltivare il dubbio che vuol dire credere nelle proprie idee ma porsi anche le ragioni dell’interlocutore e con queste confrontarsi non per vedere come distruggerle ma per verificare se esse contengono parti di verità che permettano alle mie idee di diventare più vere. Questo è il dialogo. E questo è un altro valore che andiamo a collocare a fianco a quello di cui parlammo la settimana scorsa: anteporre ai propri personali interessi, gli interessi di tutta la comunità.
Quanto al merito delle lettere Fonti- Casilli mi sembra che si sino appurate alcune cose:
1.che i referenti messinesi di Casilli di cui ha parlato Fonti non erano “referenti politici” secondo il lessico della politica di quarant’anni fa (cosa forse che ha scatenato diffidenze e sospetti), ma Enti ufficiali pronti a dare consulenze di carattere sindacale utile a migliorare la qualità e l’economicità del servizio;
2.che era possibile affidare il servizio a cooperative superando le gare di appalto. Questo affidamento si chiama contratto a risultato ed è previsto dall’Agenzia Regionale per i rifiuti e le acque;
3.che questo indirizzo poteva fare risparmiare alla comunità eoliana circa 600 mila euro;
4.che anche per le guardie ecologiche si era trattato di una consulenza volta a sensibilizzare e coinvolgere attivamente la cittadinanza nella raccolta differenziata;
5.che le riunioni a cui ha partecipato Casilli tenute nella “fase precedente la pubblicazione della gara” erano riunioni informali di maggioranza per l’ approfondimento del problema e non riunioni deliberative, mentre ora invece si tratterebbe di svolgere una funzione ispettiva in piena regola e quindi bisogna agire in termini formali.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/10/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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