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Entro oggi arriverà l’accordo con le Regioni per il trasferimento delle società regionali di Tirrenia, intesa necessaria per avviare il processo di privatizzazione. Parola del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
"Oggi - dice Matteoli - dovremmo chiudere con le Regioni, anche con la Sicilia (con la quale ci sono più problemi. Le altre sono Campania, Toscana, Sardegna, ndr) quindi il bando verrà pubblicato entro il 31 dicembre anche se l’assegnazione potrà slittare a inizi 2010. Su questo sono sicuro che l’Ue ci concederà una proroga visto che il bando è stato pubblicato nei tempi previsti".
La Corte dei Conti, intanto, fa sapere che il percorso di privatizzazione di Tirrenia deve essere condiviso con l’Ue. "Dal lato degli assetti organizzativi, - afferma la Corte dei Conti - il 2008 rappresenta, indubbiamente, un anno importante verso la privatizzazione di uno dei maggiori operatori italiani nel settore del cabotaggio mediante un percorso tracciato dal legislatore nazionale, i cui principali riferimenti sono contenuti nelle disposizioni della legge finanziaria per il 2007; percorso da condividere con l’Unione Europea, perchè il passaggio della proprietà del Gruppo, costituito da Tirrenia e dalle sue controllate regionali, dalla mano pubblica a quella di operatori privati, avvenga nel rispetto del Trattato e delle disposizioni comunitarie concernenti l’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi ai trasporti marittimi fra gli Stati membri".
Quanto ai conti della compagnia, i dati del 2008, relativi alla gestione economico-finanziaria della società capogruppo, "mostrano come il valore iscritto in bilancio della flotta di Tirrenia, costituito da 25 unità, 10 delle quali con anzianità dalla costruzione sino a dieci anni, sia pari a fine 2008 a 855,3 milioni di euro. Rilevante, però, è l’esposizione debitoria della società nei confronti, soprattutto, del sistema bancario. I debiti - continua la Corte - di natura finanziaria di Tirrenia erano, infatti pari, a fine anno 2008, 725,1 milioni di euro al netto delle disponibilità liquide e dei crediti finanziari a breve; situazione, questa, non molto distante da quella registrata nel 2007, allorchè l’esposizione debitoria netta di natura finanziaria era risultata pari a 715,9 milioni di euro. Il patrimonio netto di Tirrenia passa dai 299,7 milioni di euro del 2007, a circa 358 milioni nel 2008. Quanto ai risultati reddituali, il saldo tra valore e costi della produzione è stato pari nel 2008 a 40,7 milioni di euro, in miglioramento sul 2007 per circa 2 milioni. All’andamento di questo saldo - a fronte di un aumento dei costi, trainato dalle maggiori spese per l’acquisto del carburante delle navi - concorre in misura importante l’incremento della sovvenzione di equilibrio corrisposta dallo Stato, che passa dai 46,3 milioni del 2007, a 101,6 milioni. L’utile di esercizio è ammontato a 16,2 milioni di euro (circa 14 milioni nel 2007)".
A livello di Gruppo il valore della flotta "costituito da 72 unità, 20 delle quali interamente ammortizzate, a fine 2008 è risultato pari a circa 986 milioni di euro, mentre l’esposizione debitoria di natura finanziaria, al netto delle disponibilità liquide e dei crediti finanziari a breve, è risultata pari a circa 829,3 milioni di euro; situazione, questa, non molto distante da quelle registrata nel 2007 in cui l’esposizione debitoria netta di natura finanziaria era ammontata a 814,5 milioni di euro. Il patrimonio netto passa nel 2008 dai 295,4 milioni del 2007 a 352,2 milioni di euro. Quanto ai risultati reddituali, - conclude la Corte - il saldo tra valore e costi della produzione è risultato pari nel 2008 a 63,2 milioni, in flessione sul 2007 per circa 2 milioni di euro. L’utile di esercizio è stato pari a 14,7 milioni di euro (15,4 milioni nel 2007)".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/16/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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