 Lipari- In arrivo un'altra perturbazione sciroccale alle Eolie, primi segnali già dalle prime ore del pomeriggio, con aliscafi per le isole minori salpati con "riserva". Quel che fa davvero riflettere è che l'arrivo del cattivo tempo e probabilmente un'altra mareggiata, sembra non destare particolare preoccupazione nei nostri amministratori che,  dall'ultimo cattivo tempo che ha distrutto, come accade ormai sempre, gran parte degli arredi e dell'area portuale di Sottomonastero, non si sono neppure preoccupati, nel frattempo,  di mettere in atto quelle necessarie azioni volte a ripristinare, anche se non in maniera definitiva, la tanto importante ed unica area portuale. Ad esempio le grate divelte dai marosi sono ancora là senza adeguata sistemazione, i resti di arredi portuali sparsi ovunque, sassi e detriti vari lasciati là, in attesa di non si sa cosa, invece di essere prelevati per evitare ulteriori nuovi danni. Quel che si sa fare, adesso, in questo paese, e basta farsi un giro per l'isola per rendersene conto, è apporre il nastro di "segnalazione pericolo" rosso e bianco con tanto di transenne . Per il resto c'è l'attesa. E se prima ci si dava da fare per riportare , almeno al porto, importante luogo e biglietto da visita dell'isola, un pò di decoro e di pulizia dopo ogni mareggiata, adesso non si fa neppure quello. E i turisti stentano a credere a ciò che si presenta ai loro occhi. Uno spettacolo da...terzo mondo!
tizianamedda@virgilio.it
 
        Lipari- In arrivo un'altra perturbazione sciroccale alle Eolie, primi segnali già dalle prime ore del pomeriggio, con aliscafi per le isole minori salpati con "riserva". Quel che fa davvero riflettere è che l'arrivo del cattivo tempo e probabilmente un'altra mareggiata, sembra non destare particolare preoccupazione nei nostri amministratori che,  dall'ultimo cattivo tempo che ha distrutto, come accade ormai sempre, gran parte degli arredi e dell'area portuale di Sottomonastero, non si sono neppure preoccupati, nel frattempo,  di mettere in atto quelle necessarie azioni volte a ripristinare, anche se non in maniera definitiva, la tanto importante ed unica area portuale. Ad esempio le grate divelte dai marosi sono ancora là senza adeguata sistemazione, i resti di arredi portuali sparsi ovunque, sassi e detriti vari lasciati là, in attesa di non si sa cosa, invece di essere prelevati per evitare ulteriori nuovi danni. Quel che si sa fare, adesso, in questo paese, e basta farsi un giro per l'isola per rendersene conto, è apporre il nastro di "segnalazione pericolo" rosso e bianco con tanto di transenne . Per il resto c'è l'attesa. E se prima ci si dava da fare per riportare , almeno al porto, importante luogo e biglietto da visita dell'isola, un pò di decoro e di pulizia dopo ogni mareggiata, adesso non si fa neppure quello. E i turisti stentano a credere a ciò che si presenta ai loro occhi. Uno spettacolo da...terzo mondo!
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        , a cura di Tiziana Medda
        
Data notizia: 10/21/2009
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