Il disperato grido delle famiglie pugliesi

Non ne possiamo più” sono le uniche parole – ci conferma Aldo Pugliese (Segretario Generale Uil di Puglia e di Bari) che continuano a ripetere, con grida assordanti le ns. famiglie, soprattutto quelle incluse nelle fasce economicamente più deboli e quasi sempre caratterizzate dalla presenza di un’unica fonte di reddito all’interno del nucleo familiare. L’economia e la produttività, con qualunque indice le si vogliano studiare, mostrano dati sconfortanti e allarmanti. L’indice della produzione industriale ha segnato, in Settembre, un calo del 5,3% rispetto al mese precedente, e –15,7% rispetto allo stesso mese del 2008; se consideriamo, invece, l’intero anno 2009 la perdita di produttività arriva al 20,3% e nell’ultimo trimestre 2009 è prevista un’ulteriore perdita del 1,2%. Sulla ns. economia pesano debolezze strutturali e un livello di debito pubblico preoccupante che sarà pari al 114,6% nel 2009, del 116,7% nel 2010 e del 117,8% nel 2011. Le ore autorizzate per cassa integrazione guadagni in Ottobre 2009 hanno segnato un incremento, rispetto allo stesso mese del 2008, del 322,2% a livello nazionale e mediamente del 198,1% a livello pugliese con punte del 295,7% per interventi straordinari. Il tasso di disoccupazione si attesta, nel II trimestre 2009, a livello nazionale al 7,4%, mentre, per la ns. Regione, aggiunge Aldo Pugliese, si arriva a toccare la soglia del 12,3%. Le famiglie assolutamente povere, non in grado di acquistare i beni necessari per la quotidianità, è al 4,9% in Italia e al 8,1% nel Mezzogiorno. Drammatici sono anche i dati che giungono sul fronte della dilazione dei debiti nei confronti del fisco : mentre in Italia si riscontra una crescita delle richieste di rateizzazione del 111%, in Puglia siamo al 123%, passando dalle 16.069 pratiche del 2008 alle 35.862 dei primi nove mesi del 2009. In una situazione così desolante, aggiunge Aldo Pugliese, il Governo resta indifferente e non si attiva con interventi decisi a sostegno dell’economia, della produttività e delle famiglie. Il Fondo per le Aree Sottoutilizzate ha visto ridimensionare la propria dotazione finanziaria dagli iniziali 64,4 miliardi di euro agli attuali 54; la Puglia, ha una dotazione di propria competenza che dovrebbe oscillare sui 3,2 miliardi di euro, di cui circa 650 milioni per infrastrutture e di 590 milioni sul comparto energetico : questi soldi, che potrebbero dare il via a centinai di cantieri che produrrebbero, con un effetto moltiplicativo, migliaia di posti di lavoro e quindi reddito per le ns. famiglie, sono tutt’oggi bloccati : il Cipe ha rimandato a data da destinarsi l’approvazione del Piano Attuativo Regionale Puglia.

, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata

Data notizia: 11/13/2009

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