Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
«Con la nascita della terza giunta regionale in diciotto mesi, quasi record da prima Repubblica ed in procinto di prepararci all'annunciato prossimo quarto governo, il quadro è sempre più chiaro: chi ha perso le elezioni oggi si trova alla guida della Regione. Grazie alle scelte del presidente Lombardo, quindi, chi perde vince e chi vince perde», hanno affermato i coordinatori regionali del Pdl, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania.
«Il Pd è ufficialmente in giunta – aggiungono – e pur di far parte di questo esecutivo subisce anche la riconferma di Armao, di cui aveva chiesto persino le dimissioni per presunte incompatibilità nel ruolo d'assessore».
«Abbiamo chiesto al presidente Berlusconi un incontro urgente – concludono – perchè si esca dall'equivoco e si stabilisca quale debba essere il nostro comportamento rispetto al "ribaltone" perpetrato non nei confronti dei partiti ma degli elettori».
Meno diretto ma non meno efficace era stato Francesco Cascio nell'incontrare i giornalisti per il tradizionale scambio d'auguri di fine anno. «Il ruolo del presidente dell'Ars non è politico, ma istituzionale e io continuerò a fare questo» auspicando un abbassamento dei toni che anche lui ha contribuito ad alzare quando disse . che il governo Lombardo era «il peggiore degli ultimi 15 anni». E lui stesso lo ha ammesso. «C'è stata - ha detto - una grande confusione politica nel 2009, che i cittadini hanno avuto difficoltà a comprendere. Non capiscono come sia possibile che una maggioranza così ampia, che ha eletto appena 20 mesi fa un governo, non sia riuscita in questo anno e mezzo a mantenere una certa stabilità. Il fatto che siano cambiati tre governi in 20 mesi la dice lunga».
«Io sono fermo - ha aggiunto - alla posizione di 20 mesi fa, altri hanno cambiato il quadro di maggioranza, ma non è colpa mia. Comunque il presidente della Regione ha autonomia decisionale e sa perfettamente qual è la maggioranza che lo ha eletto e sa quello a cui andrà incontro nel caso in cui varasse questo governo. Ognuno si assume la responsabilità delle sue azioni. Io spero soltanto che il governo sia il più stabile possibile».
E a dare stabilità dovrebbe contribuire il Pd. Ma non si tratta di «appoggio esterno», ha tenuto a precisare con una nota l'europarlamentare Rita Borsellino, bensì di «sostegno a delle riforme condivisibili e, comunque, necessarie per affrontare le principali emergenze create dal centrodestra e dallo stesso Lombardo. Questo a mio avviso - ha sottolineato l'ex leader dell'opposizione all'Ars - è un atteggiamento responsabile da parte di una forza politica di opposizione dinanzi a una situazione critica della Regione».
«Diverso è il discorso - ha aggiunto - se da questo accordo dovesse scaturire un compromesso politico poco trasparente o, ancora peggio, un'intesa progettuale ed elettorale. In questa ipotesi sarebbe bene ricordare che il Pd dell'Ars non è il Pd della Sicilia, visto che il popolo delle Primarie ha scelto per il suo partito una linea politica chiara e lontana anni luce dalle logiche di chi finora è stato al centrodestra».
«Rita Borsellino - ha replicato il capogruppo del Pd Antonello Cracolici - non ha la tessera e non è un dirigente del Pd, ma avrebbe comunque potuto partecipare ai lavori dell'assemblea regionale ed assistere ad un dibattito intenso e appassionato che ha portato ad una decisione presa praticamente ad unanimità che tutti, compresa Rita Borsellino, siamo tenuti a rispettarei».
«La nostra valutazione resta quella già espressa fino a questa mattina: il Partito democratico, come deciso dalla nostra assemblea regionale nei giorni scorsi, verificherà la possibilità di sostenere solamente le riforme che servono alla Sicilia e delle quali abbiamo discusso ieri col presidente della Regione»., ha tagliato corto il segretario regionale del partito democratico, Giuseppe Lupo.
Lupo aveva già sottolineato che «il Pd non ha indicato assessori nel governo Lombardo ter, nessuno è autorizzato a presentare le scelte del presidente della Regione come se fossero volute dal Partito democratico».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/29/2009
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