Allarme randagismo

Allarme randagismo Pubblichiamo il testo di una interrogazione sul problema randagismo inviata dagli otto consiglieri comunali di minoranza al Sindaco Mariano Bruno Oggetto: provvedimenti per il randagismo nel territorio del Comune di Lipari. Egregio Signor Sindaco, come certamente non Le sarà sfuggito, negli ultimi mesi il problema del randagismo ha assunto i connotati di un’autentica piaga locale, divenuta particolarmente intensa nelle frazioni periferiche dell’isola, anche a seguito della dismissione della discarica di Malopasso; si contano ormai a decine, infatti, i danni procurati da cani randagi ai proprietari di pollame, e altrettanto numerose e diffuse sono le segnalazioni di lamentele per la presenza di gruppi di randagi aggressivi, che possono risultare pericolosi per gli abitanti di dette borgate. Parallelamente a questa situazione, va evidenziato come ad oggi non sia stato risolto il noto problema del rifugio-canile di Vallone Bianco, realizzato dalla Sua precedente Amministrazione su un terreno di proprietà privata in questa impervia località dell’isola, che da anni grava – economicamente e operativamente – sui volontari dell’Associazione “Eolo a Quattro Zampe”; tale struttura, in ogni caso, risulterebbe assolutamente inadeguata per un’eventuale soluzione del problema del randagismo: parliamo infatti di numeri che superano il centinaio di cani, a fronte di meno di una ventina di gabbie esistenti a Vallone Bianco, peraltro già occupate da animali prevalentemente provenienti dal blitz che Lei ha personalmente diretto, alcuni anni fa, per la bonifica di un deposito di proprietà del Sig. Cannizzaro. La situazione è resa ancora più complessa dalla vertenza che contrappone attualmente l’Associazione “Eolo a Quattro Zampe” e il Comune di Lipari sulla liceità – o meno – del provvedimento assunto dalla Sua precedente Amministrazione per il trasferimento di cani randagi presso una struttura della Ditta “Happy Dog”; infatti, qualsiasi iniziativa in tal senso è attualmente sospesa in attesa del pronunciamento del T.A.R. sulla questione in parola.In sintesi, ci troviamo di fronte a uno scenario che potrebbe essere così riassunto: l’isola è invasa da cani randagi, con conseguenti ed evidenti situazioni di disagio; esiste una sorta di “canile” ma lo stesso è al limite della sua ospitalità, il Comune non se ne cura ed esso grava interamente sui volontari dell’unica associazione locale zoofila; Comune e associazione non dialogano da tempo, e il risultato tangibile di questa contrapposizione è una causa in corso sulla liceità del trasferimento dei randagi fuori dall’isola. Tuttavia tale scenario sarebbe incompleto se non contemplasse alcuni importanti dati, relativi a supporti economici che potrebbero dare avvio a diverse forme di soluzione dei problemi anzidetti. Il Comune ha infatti attualmente in disponibilità circa 25.000 euro, assegnati ormai due anni fa dall’Assessorato Regionale alla Sanità per fare fronte al problema del randagismo; apprendiamo inoltre dalla stampa (Giornale di Sicilia, 19/01/08: “Lipari, una pioggia di finanziamenti”) l’esistenza di nuovi fondi, previsti dall’ultima Finanziaria nazionale per i seguenti scopi: attuazione prioritaria di “piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione […] risanamento dei canili comunali esistenti, costruzione di rifugi per cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale nonché – novità dell’attuale Finanziaria – istituzione dell’obbligo per i Comuni […] di gestire i canili […] direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani” . Risulta evidente come gli elementi per una soluzione ci siano finalmente tutti: c’è sul territorio un’associazione di volontari con tali scopi sociali; ci sono finanziamenti appositamente previsti dalla legge; c’è un PRG che ha previsto un’area da destinare alla realizzazione di un canile. I cani, certamente, non mancano. Non volendo semplificare la questione con una domanda fin troppo elementare e irriguardosa, che a questo punto sarebbe “e il Comune?”, i sottoscritti consiglieri comunali La interrogano per sapere se, ed entro quali termini, la Sua Amministrazione intende convocare un tavolo tecnico per riunire le competenti Autorità sanitarie e le associazioni zoofile presenti sul territorio allo scopo di affrontare le tematiche poste in oggetto alla presente interrogazione;se la Sua Amministrazione ha predisposto, o intenda predisporre, un “Piano di controllo delle nascite” attraverso la sterilizzazione dei randagi, concordato con le competenti Autorità sanitarie e le associazioni zoofile che operano sul territorio; se, a tale scopo, ha già provveduto, o in quali termini intenda provvedere, ad attivare le procedure necessarie per l’assegnazione dei nuovi finanziamenti stanziati dalla Finanziaria e in disponibilità della Regione; se, a tale scopo, ha previsto la realizzazione di un nuovo canile, che possa assolvere al duplice ruolo di ricovero temporaneo durante la campagna di sterilizzazione e di struttura per l’ospitalità definitiva dei randagi pericolosi, stante l’indisponibilità del rifugio-canile di Vallone Bianco e in accordo con le indicazioni del PRG (o se ha individuato altre aree da destinare allo scopo); se la Sua Amministrazione ha già attivato contatti preliminari per verificare manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati e/o associazioni zoofile relativamente a convenzioni per la gestione di detta struttura; o se, ed entro quali termini, intende indire un bando pubblico per la gestione e/o la compartecipazione nella realizzazione di detta struttura; o se intenderebbe gestire direttamente la struttura in parola;se la Sua Amministrazione ha previsto altre misure con le quali intenderebbe fare fronte al problema in oggetto alla presente interrogazione.In considerazione del carattere di somma urgenza connesso alla natura di quanto esposto e della esigenza di massima chiarezza sugli intendimenti della Amministrazione da Lei presieduta, si richiede di fornire risposta scritta alla presente interrogazione nei termini di tempo previsti dalla vigente normativa. RingraziandoLa anticipatamente per il cortese e puntuale riscontro, Le porgiamo i nostri più Distinti Saluti”. Pietro Lo Cascio, Giacomo Biviano , Rosario Centorrino , Nunziata D’Alia, Fabrizio Famularo, Bartolo Lauria, Mario Paino , Adolfo Sabatini.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/12/2008

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