Riceviamo e pubblichiamo gli ordini del giorno presentati dalla minoranza nel consiglio comunale di ieri e approvati:
Proposta di Ordine del Giorno
Approvazione, ai sensi degli art.32, 33, 41 della L.r. 10.02.2004 n. 1, della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali e popolare: “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”.
Visto l’articolo 10 della proposta di legge de quo, che espressamente al 1° comma recita:
tutte le forme di gestione del servizio idrico affidate a società di capitale in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, se non decadute per contratto, completano il processo di trasformazione in enti di diritto pubblico, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Premesso che con deliberazione n. 66 del 27.05.2009 è stato deliberato un ordine del giorno avente per oggetto: “società in house – atto di indirizzo” nel quale si propone:
di esprimere, per le motivazioni citate in premessa e a integrazione di quanto approvato nel precedente consiglio comunale, il proprio indirizzo in ordine alla gestione del ciclo dell’acqua, come sopra individuato, da qualificare quale “servizio pubblico locale”, da considerare come strettamente legato allo svolgimento delle finalità istituzionali dell’Ente e in grado di assicurare la stabilizzazione di almeno una parte cospicua dei lavoratori ex-pumex;
di confermare quale forma di gestione dei servizi pubblici locali, come sopra individuati, quella della società in house providing a totale capitale pubblico;
di dare incarico al Sindaco affinchè attivi le necessarie iniziative finalizzate alla definizione di una proposta da sottoporre al consiglio comunale per consentire l’affidamento del servizio in parola, secondo le modalità del presente O.d.G.;
Considerato che l’art. 15 del D.L. 135/09 - approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati il 19 Novembre 2009 - introduce alcune modifiche all’art. 23 bis della Legge 133/08 e muove passi ancora più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali, prevedendo l’obbligo di affidare la gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%;
considerato che il 2° comma del suddetto articolo 15 del D.L. 135/09 così recita:
«2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria:
a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità;
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a), le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l'attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento.
Considerato che nonostante il preciso deliberato approvato dal Consiglio Comunale “di dare incarico al Sindaco affinché attivi le necessarie iniziative finalizzate alla definizione di una proposta da sottoporre al consiglio comunale per consentire l’affidamento del servizio in parola, secondo le modalità del presente O.d.G.” il sindaco e l’amministrazione hanno totalmente disatteso il deliberato del Consiglio seguendo un indirizzo totalmente contrario all’indirizzo del consiglio procedendo ad una gara per la totale privatizzazione del servizio;
Considerato che l’amministrazione con Delibera di Giunta Comunale la n. 70 del 06.08.2009, con all’oggetto “Affidamento servizio idrico integrato del Comune di Lipari”, ha disposto di indire procedura di gara per l’affidamento in concessione, per la durata di anni 3, successivamente ridotta in anni 2 con D.G. n.85 del 22.09.2009, del servizio idrico integrato del Comune di Lipari; che con Determina dirigenziale n. 524 del 28.09.2009 sono stati approvati il disciplinare di gara e tutti i documenti tecnici.
Considerato che in materia di servizi pubblici locali l’Art. 32 della Legge 142/90, recepito con modifiche dall’art. 1, comma 1, lett . e) della Legge Regionale 48/1991 (modificato dall’art. 78 della l.r. 10/1993, dall’art. 45 della l.r. 26/1993 e integrato dall’art. 2, comma 3, della l.r.4/1996) ha affermato la competenza del Consiglio Comunale esclusivamente in ordine all’organizzazione dei servizi stessi ed agli atti espressione della funzione di governo, quali l’affidamento in concessione dei servizi pubblici locali. Che la Legge ha, quindi, riservato alla competenza esclusiva dell’organo di vertice, qual è nell’organizzazione comunale il Consiglio ( non a caso definito dalla stessa normativa “organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”) ogni determinazione circa gli oggetti dianzi indicati, quali la concessione di pubblici servizi. Che la stessa giurisprudenza amministrativa , sulla base del criterio di riparto delle competenze tra Consiglio Comunale e Giunta, ritiene che “ l’organo elettivo è chiamato ad esprimere gli indirizzi politici ed amministrativi di rilievo generale che si traducono in atti fondamentali di natura programmatoria o aventi elevato contenuto di indirizzo politico, tassativamente elencati, mentre la Giunta ha una competenza residuale in quanto compie tutti gli atti non riservati dalla legge al Consiglio o non ricadenti nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del Sindaco o di altri organi (cfr. Copns. Stato, Sez. V, 31 gennaio 2007, n. 383; Sez. V, 13 dicembre 2005, n. 7058, cit.). ;
Considerato che nessun provvedimento amministrativo ad oggi è stato adottato dal Consiglio Comunale per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato del Comune di Lipari.
Sottolineato che il consiglio comunale con propria deliberazione n. 66 del 27.05.2009 ha dettato dei precisi indirizzi per la gestione del Servizio Idrico Integrato del Comune di Lipari:
“di esprimere, per le motivazioni citate in premessa e a integrazione di quanto approvato nel precedente consiglio comunale, il proprio indirizzo in ordine alla gestione del ciclo dell’acqua, come sopra individuato, da qualificare quale “servizio pubblico locale”, da considerare come strettamente legato allo svolgimento delle finalità istituzionali dell’Ente e in grado di assicurare la stabilizzazione di almeno una parte cospicua dei lavoratori ex-pumex;”
segue
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/25/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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