PALERMO, 14 apr 2010 (SICILIAE) - - "Mi dispiace che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali continuino ad attribuirmi parole che non ho mai pronunciato. Non ho mai parlato di privatizzazione dei musei e dei siti archeologici, perche' giuridicamente non e' possibile farlo. Ho solo prospettato l'obiettivo di una gestione dei beni culturali all'insegna del partenariato pubblico-privato. Il tutto con l'assistenza dell'Unita' tecnica per la Finanza di progetto della Presidenza del Consiglio dei ministri".
Lo dice l'assessore regionale per i Beni culturali e per l'Identita' siciliana, Gaetano Armao.
"E' stato individuato un percorso - prosegue Armao - che parte da uno studio di fattibilita' ancora in corso di definizione. E' molto singolare che le contestazioni arrivino prima che il progetto sia stato elaborato. A meno che i sindacati non conoscano risultanze a me non ancora note".
"Apprendo che ai sindacati - osserva ancora Armao - non piace il disegno di legge per la semplificazione dei beni culturali. Anche questo mi dispiace, perche' semplificando l'attivita' dei beni culturali, in linea con la semplificazione complessiva dell'amministrazione regionale sulla quale ho puntato in tutta la mia attivita' di governo, si possono evitare lungaggini e disfunzioni che danneggiano cittadini e imprese e che trovano nella chiusura dei musei per mancanza di personale un esempio da dimenticare".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/14/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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