 Lipari- Lettera del prof. Giuseppe Subba all'amministratore delegato della Siremar, Lorenzo Murrali:
Oggetto: disservizi collegamenti marittimi arcipelago Eolie.
Sono uno dei quindicimila abitanti delle Eolie, costretti ad affrontare, quotidianamente, innumerevoli difficoltà per via dell’insularità e della grave carenza dei servizi marittimi, specie quelli gestiti dalla società che rappresenta. 
Alcuni giorni addietro, ho letto, con sgomento e rammarico, il Suo telefax, prot. n. 1072/,10-AD del 18 marzo 2010, con cui contesta le giuste osservazioni formulate, con nota prot. 9739 del 15 marzo 2010, dal sindaco di Lipari.
Mi ha colpito, in particolare, la terminologia offensiva che usa nei confronti degli isolani, per la protesta messa in atto nella città di Milazzo, il 9 marzo scorso, quando tutte le corse, dei mezzi navali SIREMAR sono state soppresse, a partire dalle ore nove, per presunte avverse condizioni meteo marine.
Infatti, nel telefax si legge, tra l’altro: “come l’indegna gazzarra scatenata a Milazzo da scalmanati” e ancora: “tali esagitati hanno riversato la loro rabbia per il blocco dei collegamenti verso le incolpevoli addette alla nostra biglietteria, ripetutamente offese, nonostante si siano adoperate per quanto possibile ad offrire riparo nei locali che ovviamente non consentono idoneo ristoro né possono fungere da Stazione Marittima o sopperirne la mancanza”, e prosegue: “gli stessi personaggi hanno bloccato la strada del porto, costretto all’intervento della polizia, pretendendo che i Comandanti si presentassero in pubblico a dare spiegazioni del loro operato…..”.
Lei è l’amministratore delegato di una società a partecipazione statale (fino al 30 settembre prossimo) e tale carica sociale non l’autorizza a trattare con disprezzo gli abitanti dell’arcipelago eoliano che, assicuro, siamo persone docili, accoglienti, oneste, dignitose e laboriose.
Nel telefax sono contenute delle inesattezze, scaturenti, certamente, dal fatto che Ella svolge le proprie mansioni all’interno della sede sociale, senza rendersi conto di ciò che avviene negli scali portuali, delle quattordici piccole isole siciliane, in cui operano i mezzi navali della SI.RE.MAR.
Le più vistose sono le seguenti:
1.“Traendo spunto da alcune circostanze che hanno effettivamente ostacolato tutti i servizi di collegamento fra Milazzo e le isole Eolie  in data 9 marzo u. s.”
Ciò non è vero in quanto alcuni aliscafi della SI.RE.MAR. e della Ustica Lines hanno navigato regolarmente, senza alcuna difficoltà fino ad un certo orario.
2.Tali esagitati hanno riversato la loro rabbia per il blocco dei collegamenti verso le incolpevoli addette della nostra biglietteria, ripetutamente offese, …” 
Premetto  che  nella biglietteria  di  Milazzo   operano addetti e  non  addette.  Ma  le sfugge anche   che,   nel   caso   di   interruzione  dei  collegamenti,  l’agenzia  sociale SI.RE.MAR.   di   Milazzo, tiene,  rigorosamente, chiuse le serrande, non risponde al telefono  e,  di  tanto in tanto, con un pezzo di carta straccia affisso sui vetri (talvolta si   fa  anche   fatica   a   leggerli) avvisa la cancellazione delle corse. Restando chiusa l’agenzia,   gli   addetti   non  potevano essere offesi e non potevano offrire riparo nei locali, assolutamente inidonei dal punto di vista igienico – sanitario e funzionale .
Le è, certamente, noto che nel caso di interruzione dei servizi pubblici essenziali (trasporti aerei, ferroviari, marittimi ecc), viene pubblicizzato un numero verde che fornisce informazioni agli utenti. La SI.RE.MAR. non lo ha mai fatto.
Provi a telefonare all’agenzia di Milazzo per ottenere informazioni in qualsiasi giorno e, in particolare, in quelli di sospensione delle corse. Così facendo si renderà, realmente, conto di come funziona.
Gli agenti della Ustica Lines e della Navigazione Generale Italiana di Milazzo tengono sempre le serrande alzate, rispondono al telefono e dialogano, educatamente, con gli utenti.
Faccia una capatina a Milazzo e metta a confronto l’agenzia SI.RE.MAR. con le altre e, in particolare, con quella della “Taranto Navigazione”, dove operano addette.
Le scrivo perché il giorno 9 marzo scorso ho vissuto la vicenda in prima persona, senza però, fare parte del gruppo di scalmanati, esagitati e personaggi.
Dovevo partecipare ad un convegno, promosso dalla CGN di concerto con l’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona P.G. L’argomento trattato era molto importante per cui ho ritenuto opportuno raggiungere Milazzo per proseguire verso Barcellona P.G., tenuto conto che sul sito Internet, controllato poco prima, le previsioni metereologiche indicavano “mare mosso o poco mosso”.
Alle ore 13,20 mi sono imbarcato sull’aliscafo “Adriana M” dell’Ustica Lines, proveniente dall’isola di Salina, ancorato, in tutta sicurezza, nello scalo di “Punta Scaliddi” di Lipari. L’aliscafo, al completo, ha affrontato il percorso “Lipari – Vulcano – Milazzo” senza alcuna difficoltà, per le condizioni del mare, e siamo giunti a Milazzo, puntualmente, alle ore 14,20.
segue
 
        Lipari- Lettera del prof. Giuseppe Subba all'amministratore delegato della Siremar, Lorenzo Murrali:
Oggetto: disservizi collegamenti marittimi arcipelago Eolie.
Sono uno dei quindicimila abitanti delle Eolie, costretti ad affrontare, quotidianamente, innumerevoli difficoltà per via dell’insularità e della grave carenza dei servizi marittimi, specie quelli gestiti dalla società che rappresenta. 
Alcuni giorni addietro, ho letto, con sgomento e rammarico, il Suo telefax, prot. n. 1072/,10-AD del 18 marzo 2010, con cui contesta le giuste osservazioni formulate, con nota prot. 9739 del 15 marzo 2010, dal sindaco di Lipari.
Mi ha colpito, in particolare, la terminologia offensiva che usa nei confronti degli isolani, per la protesta messa in atto nella città di Milazzo, il 9 marzo scorso, quando tutte le corse, dei mezzi navali SIREMAR sono state soppresse, a partire dalle ore nove, per presunte avverse condizioni meteo marine.
Infatti, nel telefax si legge, tra l’altro: “come l’indegna gazzarra scatenata a Milazzo da scalmanati” e ancora: “tali esagitati hanno riversato la loro rabbia per il blocco dei collegamenti verso le incolpevoli addette alla nostra biglietteria, ripetutamente offese, nonostante si siano adoperate per quanto possibile ad offrire riparo nei locali che ovviamente non consentono idoneo ristoro né possono fungere da Stazione Marittima o sopperirne la mancanza”, e prosegue: “gli stessi personaggi hanno bloccato la strada del porto, costretto all’intervento della polizia, pretendendo che i Comandanti si presentassero in pubblico a dare spiegazioni del loro operato…..”.
Lei è l’amministratore delegato di una società a partecipazione statale (fino al 30 settembre prossimo) e tale carica sociale non l’autorizza a trattare con disprezzo gli abitanti dell’arcipelago eoliano che, assicuro, siamo persone docili, accoglienti, oneste, dignitose e laboriose.
Nel telefax sono contenute delle inesattezze, scaturenti, certamente, dal fatto che Ella svolge le proprie mansioni all’interno della sede sociale, senza rendersi conto di ciò che avviene negli scali portuali, delle quattordici piccole isole siciliane, in cui operano i mezzi navali della SI.RE.MAR.
Le più vistose sono le seguenti:
1.“Traendo spunto da alcune circostanze che hanno effettivamente ostacolato tutti i servizi di collegamento fra Milazzo e le isole Eolie  in data 9 marzo u. s.”
Ciò non è vero in quanto alcuni aliscafi della SI.RE.MAR. e della Ustica Lines hanno navigato regolarmente, senza alcuna difficoltà fino ad un certo orario.
2.Tali esagitati hanno riversato la loro rabbia per il blocco dei collegamenti verso le incolpevoli addette della nostra biglietteria, ripetutamente offese, …” 
Premetto  che  nella biglietteria  di  Milazzo   operano addetti e  non  addette.  Ma  le sfugge anche   che,   nel   caso   di   interruzione  dei  collegamenti,  l’agenzia  sociale SI.RE.MAR.   di   Milazzo, tiene,  rigorosamente, chiuse le serrande, non risponde al telefono  e,  di  tanto in tanto, con un pezzo di carta straccia affisso sui vetri (talvolta si   fa  anche   fatica   a   leggerli) avvisa la cancellazione delle corse. Restando chiusa l’agenzia,   gli   addetti   non  potevano essere offesi e non potevano offrire riparo nei locali, assolutamente inidonei dal punto di vista igienico – sanitario e funzionale .
Le è, certamente, noto che nel caso di interruzione dei servizi pubblici essenziali (trasporti aerei, ferroviari, marittimi ecc), viene pubblicizzato un numero verde che fornisce informazioni agli utenti. La SI.RE.MAR. non lo ha mai fatto.
Provi a telefonare all’agenzia di Milazzo per ottenere informazioni in qualsiasi giorno e, in particolare, in quelli di sospensione delle corse. Così facendo si renderà, realmente, conto di come funziona.
Gli agenti della Ustica Lines e della Navigazione Generale Italiana di Milazzo tengono sempre le serrande alzate, rispondono al telefono e dialogano, educatamente, con gli utenti.
Faccia una capatina a Milazzo e metta a confronto l’agenzia SI.RE.MAR. con le altre e, in particolare, con quella della “Taranto Navigazione”, dove operano addette.
Le scrivo perché il giorno 9 marzo scorso ho vissuto la vicenda in prima persona, senza però, fare parte del gruppo di scalmanati, esagitati e personaggi.
Dovevo partecipare ad un convegno, promosso dalla CGN di concerto con l’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona P.G. L’argomento trattato era molto importante per cui ho ritenuto opportuno raggiungere Milazzo per proseguire verso Barcellona P.G., tenuto conto che sul sito Internet, controllato poco prima, le previsioni metereologiche indicavano “mare mosso o poco mosso”.
Alle ore 13,20 mi sono imbarcato sull’aliscafo “Adriana M” dell’Ustica Lines, proveniente dall’isola di Salina, ancorato, in tutta sicurezza, nello scalo di “Punta Scaliddi” di Lipari. L’aliscafo, al completo, ha affrontato il percorso “Lipari – Vulcano – Milazzo” senza alcuna difficoltà, per le condizioni del mare, e siamo giunti a Milazzo, puntualmente, alle ore 14,20.
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        , a cura di Peppe Paino
        
Data notizia: 4/16/2010
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        Affaccio sul mare Lipari Rustico Quattropani isola di Lipari
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