La Stampa
Al via la seconda edizione della campagna “Niente Leghe sotto i mari”, di Marevivo e Cobat, il Consorzio obbligatorio batterie esauste, per il recupero dei rifiuti pericolosi nei fondali dei porti italiani, un contributo concreto alla protezione dell’ecosistema marino. Con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e sotto il patrocinio del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare partono, quindi, le attività 2008 della campagna, che riguarderanno i porti di Ortona (Ch), Porto Santo Stefano (Gr) e Ponza (Lt). La divisione sub di Marevivo si immergerà per effettuare operazioni di monitoraggio e pulizia dei fondali, con particolare attenzione alla batterie al piombo esauste, contenenti piombo ed acido solforico, componenti altamente pericolosi ed inquinanti.Nella prima edizione della campagna è stata di oltre 1.000 chilogrammi la quantità di sole batterie esauste raccolte nelle giornate di recupero nei porti di Lipari, Formia e Pozzuoli. Località con una economia basata su pesca, turismo e trasporti, nei loro porti nascondevano anche una quantità sorprendente di rifiuti urbani, come pneumatici per auto, sedie e bottiglie in plastica, passeggini da neonato, taniche in metallo, ancore, reti, cime da pesca e persino un cassonetto per la raccolta differenziata.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/6/2008
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