Salina isola slow 2010

Salina isola slow 2010 Michele Merenda SALINA – Giunge al settimo anno la consueta “tre giorni” dell’iniziativa Slow Food a Salina. L’isola più verde delle Eolie è entrata da anni di diritto tra quei luoghi che ancora oggi preservano il proprio ambiente e le proprie tradizioni, conservando così un’alimentazione genuina e scevra da qualsiasi manipolazione. «Il primo giorno – ci ha spiegato Rosario Gugliotta, fiduciario della Condotta Valdemone – si è articolato nel comune di S. Marina Salina. Per la prima volta, sul tetto della darsena turistica, abbiamo dato vita al progetto “Donne slow di Salina”; grazie a delle donne locali – ha spiegato il fiduciario –, che si sono rivelate cuoche bravissime, è stato condito il pane in differenti modi (dai semplici capperi al più complesso pane “cunsatu”). Dopo si è invece passati ad una degustazione delle malvasie salinesi, dove i vari produttori hanno avuto la possibilità di confrontarsi e darsi l’un l’altro dei suggerimenti. Il secondo giorno – ha continuato Gugliotta – prevedeva un Convegno sulla biodiversità come prezioso attrattore di turismo eco-gastronomico. Relatori sono stati Rosalia Pisciotta di “Promuovitalia” (formazione del turismo) ed il dr. Gerry Barbera dell’Università di Messina, facoltà di Scienza della Formazione – corso sul turismo eco-gastronomico, che ha illustrato la possibilità di creare assieme alla Provincia degli “Ambasciatori del gusto”. Si tratterebbe – ci ha spiegato Gugliotta – di fare un giro delle capitali europee e promuovere dei pacchetti turistici ben precisi, all’interno dei quali ci sarebbe anche l’isola di Salina. Ma ricordiamo anche la presenza dell’inglese Jeoff Andrews, corrispondente della BBC che ha girato tutto il mondo ed autore del libro “Slow Food”, in cui parla espressamente anche di Salina. L’ultimo giorno – ha concluso Rosario Gugliotta – ha visto come protagonista Rinella, frazione di Leni. Per l’occasione abbiamo intitolato la giornata “Rinella borgo slow”, in cui tutti i ristoratori, i produttori e le famiglie della zona hanno cucinato per i tanti visitatori accorsi». Da ricordare, infine, l’adesione dei tre sindaci di Salina all’iniziativa di fornire, a chi usufruiva di bevande e vivande, di appositi bicchieri e stoviglie in plastica di mais, creando così dei rifiuti totalmente biodegradabili.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/30/2010

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