Gazzetta del Sud
Lipari- Augustin Olivieri Acosta, ventiquattreenne turista argentino, perse la vita il 13 giugno del 2003 precipitando da una altezza di circa settanta metri nell'area pomicifera di Monte Pilato a Lipari. Vi si era avventurato, insieme ad altri amici, per vedere l'alba dalla sommità della montagna pomicifera. Il giovane era giunto a Lipari un paio di giorni prima ed era ospite in una struttura ricettiva della frazione di Canneto. Adesso, a distanza di oltre sei anni dalla disgrazia, è arrivata la sentenza. Il giudice del tribunale di Lipari Roberto Gurini (pm Canali) ha condannato a tredici mesi di reclusione (pena sospesa) il direttore dei lavori di cava Francesco Galvagno e prosciolto da ogni accusa il presidente della Pumex Vincenzo D'Ambra. I due erano ritenuti responsabili della disgrazia verificatisi all'interno dell'area in concessione all'azienda pomicifera e accusati di "negligenza, imprudenza e imperizia nel non aver apposto idonea segnalazione relativa alla pericolosità del perimetro della cava stessa con la posa di cartelli e mediante recinzione del costone. In assenza di ciò – secondo l'accusa – garantivano il libero accesso a luoghi pericolosi dei quali avevano la custodia". Entrambi sono stati difesi dall'avv. Antonio Giuffrida Taviano.(s.s.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/13/2009
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