Comunicato
Uclac - Uncdim
La scrivente organizzazione sindacale invita i propri associati ad aderire allo sciopero di giorno 8 giugno 2010 stante la perseverante situazione di stallo ed assenza di confronto su quanto è stato oggetto di nostra specifica richiesta:
- Preventivo confronto sui piani industriali degli eventuali compratori, piani che dovrebbero contenere le necessarie clausole sociali a tutela dell'occupazione e dei livelli reddituali, nonchè gli obblighi per il soddisfacimento del servizio pubblico;
Accordo quadro per assicirare le stesse condizioni ai lavoratori di Tirrenia, Toremar, Saremar, Sireamr e Caremar;
Individuazione delle necessarie risorse economiche e degli ammortizzatori sociali per gli eventuali esuberi;
Promozioni immediate all'intenro di ogni singola società nelle qualifiche che rappresentiamo e che soffrono di conclamate e pluriennali vacanze, così come già effettuato da Toremar con accordo sindacale del 06/04/2010.
Ed infine, un motivo aggiuntivo di tale nostro invito ci è fornito dal decreto legge 26 maggio 2010 in cui si leggono la soppressione di Ipsema e del Cirm nonchè l'elevazione del diritto a percepire la pensione ordinaria di vecchiaia anche per i lavoratori marittimi e di vecchiaia anticipata art. 31 L. 413/84 dopo dodici mesi dal compimento della richiesta età anagrafica, nel primo caso, ovvero a 66 anni, e dopo identico tempo dal perfezionamento dei requisiti nel secondo caso e. comunque, mai prima del 56° anno di età.
Per la segreteria nazionale
Cap. Francesco Giuseppe D'Anniballe
Decreto legge 26/05/2010
Cosa cambia per i lavoratori marittimi
Il Decreto Legge 26 maggio 2010, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, è stato firmato dal Presidente, subito pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, e quindi entra subito in vigore.
Ribadiamo cosa interessa specificatamente i Lavoratori Marittimi :
Articolo 7, comma 1, soppressione di IPSEMA che ha fornito assistenza di alta qualità ai Lavoratori del Settore, senza gravare sulla finanza pubblica, attraverso il sistema dell’autoderminazione delle aliquote contributive a carico esclusivo delle Società di Navigazione.
Articolo 7, comma 5, allegato 2 voce 232, soppressione del C.I.R.M., istituito con il D.M. 16 dicembre 1935, n. 16, grazie al quale è stato possibile salvare molte vite umane, dando valido soccorso ai nostri Colleghi che ne hanno avuto bisogno nel mentre erano imbarcati su mercantili in giro per gli oceani e senza personale medico a bordo.
Ed ancora, come per la generalità dei Lavoratori, a decorrere dal 01/01/2011:
Articolo 12, comma 1, lettera C, modifica l’accesso alle pensioni (= decorrenza della pensione) di vecchiaia ordinaria da una finestra trimestrale dopo il trimestre di maturazione dei requisiti per il diritto alla pensione a dodici mesi dopo il mese di maturazione del diritto cui trattasi;
Articolo 12, comma 2, lettera a, modifica l’accesso alle pensioni di :
1. anzianità uniformandolo a dopo dodici mesi dal perfezionamento dei requisiti, prescindendo se con il sistema delle quote o per maggiore contribuzione potendo disporre di 2080 settimane di contributi e, per tale ultima ipotesi, prescindendo dall’età anagrafica.
2. vecchiaia anticipata di cui all’Articolo 31 della L. 413/84 (anticipata macchina e addetti stazione R.T.) da una finestra trimestrale dopo il trimestre di maturazione dei requisiti per il diritto alla pensione a dodici mesi dopo il mese di maturazione del diritto cui trattasi.
E’ una modifica del strutturale del sistema previdenziale che incide sulla decorrenza della pensione, ritardandola, e certamente poteva essere risparmiata ai Lavoratori Marittimi che in molti casi saranno costretti a lavorare sino a ben oltre i sessanta anni di età e, nello specifico della pensione ordinaria di vecchiaia, addirittura sino a sessantasei anni.
Provate ad immaginare una nave mercantile in giro per gli oceani e con equipaggio tutto di età prossima o superiore ai sessantasei anni, per avere festeggiato il relativo compleanno in navigazione, magari a dovere fronteggiare la contemporaneità di più emergenze poiché accade ? Grideremmo allo scandalo in maniera postuma ai possibili disastri ambientali o alla perdita di vite umane ? Non c’è nulla da aggiungere, l’importante è avere trovato soluzione per le province e per gli Enti Culturali, il resto non conta in questa nostra benedetta Italia.
Francesco Giuseppe D’Anniballe
Capitano Superiore di Macchina
Membro di Segreteria Nazionale
USCLAC/UNCDiM
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/3/2010
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