Agricoltura, puntare alla qualità per competere

Gazzetta del Sud Mario Di Paola Con l’arrivo dei quindici compagni di ventura la situazione si complica. E parecchio. Il vento dell’est che soffia prepotentemente sull'Unione Europea per via dei recenti ingressi rischia di sdradicare la nostra agricoltura. La preoccupazione è emersa in maniera evidente al dodicesimo congresso dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali svoltosi nei giorni scorsi in terra emiliana. Il Congresso si è articolato su quattro tesi congressuali, quali lo Sviluppo rurale e la politica agraria comune dopo il 2013, obiettivi e strategie; i processi di valutazione ambientale e la biodiversità; Governo del territorio: dalla gestione dell’emergenza alla prevenzione; ed infine nell’ambito del quarto tema congressuale si è discusso e valutato l’uso sostenibile degli agrofarmaci, in merito alla salubrità ed alla tutela dell’ambiente e dei consumatori. Un incisivo contributo al dibattito è stato dato dalla delegazione siciliana e, in particolare, da quella messinese. E al dott. Felice Genovese, presidente dell’Ordine messinese, che ha preso parte al dibattito col consigliere nazionale Conaf, dott. Giovanni Chiofalo, abbiamo chiesto in estrema sintesi quali elementi positivi sono emersi dal congresso. «Tutti sanno che siamo di fronte ad una “moria” di aziende agricole che su scala nazionale raggiunge il trenta per cento ed è ancor più preoccupante in Sicilia – rileva il dottor Genovese –. E ciò per la scarsa remunerazione del comparto, per i noti problemi della concorrenza dei paesi in via di sviluppo oggi in gran parte inseriti nella stessa Comunità europea e per la carenza di una adeguata politica di sostegno intelligente. Sul piano pratico c'è necessità di una politica agricola meno assistenzialista e con meno burocrazia, puntando al miglioramento della qualità dell’alimentazione e quindi della vita. Sul piano della politica agricola comunitaria abbiamo concordato con gli on. La Via e Di Castro che rappresentano al meglio il nostro paese in sede di commissione europea, sulla necessità di indirizzare la P.a.c. verso la qualità e non verso la superficie per contrastare l’interesse dei paesi dell’est arrivati dopo l’allargamento dell’Unione Europea. Ciò consentirebbe di sfruttare al meglio le risorse comunitarie per l’agricoltura canalizzando, soprattutto verso il nostro Sud, fondi per circa un milione e mezzo di euro; sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla programmazione 2014». Qual è il messaggio da dare ai nostri agricoltori? «In primo luogo un messaggio di incoraggiamento agli agricoltori a continuare a credere nella terra, spiegando loro che va definitivamente abbandonata la politica dell’assistenzialismo e che è necessario acquisire la consapevolezza che per restare in una agricoltura valida, che dia reddito, bisogna puntare sempre più verso la qualità e la competitività per entrare e avere un ruolo preminente nel mercati europei. Non ci sono vie di mezzo – conclude Felice Genovese – In questo senso l’Ordine degli agronomi della provincia di Messina attuerà una capillare politica di informazione e di sostegno alle aziende agricole ». Il prossimo congresso nazionale si svolgerà in Sicilia.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/6/2010

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Vendesi fabbricato vista mare Acquacalda Lipari
Affaccio sul mare Lipari Affaccio sul mare Lipari
380.000
Villa Urbana Lipari Villa Urbana Lipari
1.450.000
Appartamenti Quattropani Lipari Appartamenti Quattropani Lipari
150.000
Casa eoliana San Leonardo Lipari Casa eoliana San Leonardo Lipari
450.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Agghiotta di pesce spada

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands

Instagram #vulcanoconsult