Gazzetta del Sud
«Dopo la rimodulazione della rete ospedaliera, i nosocomi Piemonte e Papardo resteranno senza posti letto per malati psichiatrici e gli eventuali casi di trattamento sanitario obbligatorio dovranno essere trattati fuori città, in Calabria o in Puglia, con un aggravio di costi». Lo dice il direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asp 5 di Messina, Biagio Gennaro, sull'ultima ridefinizione della rete ospedaliera da parte della Regione Siciliana che ha tagliato 30 posti letto per malati psichiatrici a Messina. «Ogni anno – prosegue Gennaro – i Tso sono 250 a Messina e adesso queste persone dovranno essere portate fuori provincia, perché qui non ci sono posti letto adatti ad accoglierli. Nel Policlinico, infatti, ci sono pochi posti letto ma non possono trattare tso. Non penso – conclude Gennaro – che, con questa soluzione, la Regione risparmi soldi, perchè poi è costretta a pagare di più per i trasferimenti. Inoltre, l'assessorato regionale alla Sanità ha tagliato uno dei 2 dipartimenti dell'Asp 5, quello della zona sud, tutti i servizi sono stati accorpati nel dipartimento zona nord. Questo comporterà una carenza assistenziale in città. Si tratta di un provvedimento che va contro la legge perchè, in una città di oltre 150 mila residenti come Messina, sono obbligatori due dipartimenti. Mi sembra che la nostra città sia la più penalizzata dai tagli alla sanità. Come spesso accade, a pagare il prezzo degli sprechi sono i cittadini che rimarranno senza assistenza».(t.c.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/14/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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