Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari
Il dirigente dell'assessorato regionale al territorio e Ambiente, Sergio Gelardi revoca, come atto dovuto per decorrenza dei termini, il provvedimento di sospensione sull'iter relativo al progetto del cosidetto "mega porto". Ma il progetto di rifunzionalizzazione della portualità isolana non sarebbe stato bocciato, come diffuso ieri sera.
In realtà il Comune sarebbe stato invitato a riformulare la richiesta per la parte relativa ai porti turistici in attesa di determinazioni sulla parte commerciale. Passaggi burocratici, insomma. I progetti della Lipari Porto Spa, società mista tra Condotte d'Acqua Spa e Comune di Lipari, a maggioranza privata, realizzati dall'ing. Giuseppe Rodriguez, com'è noto, sono cinque nell'ottica della rifunzionalizzazione e riqualificazione delle strutture esistenti (Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga, Bagnamare, Pignataro). Opere da 130 milioni di euro. Rispetto ai primi elaborati del 2007, e come annunciato nella presentazione alla popolazione dello scorso 2 dicembre, offrono 540 posti barca in totale, gratis per la marineria locale, con banchine i cui muraglioni, dal piano di calpestio erano alti 2,30 metri. Ed ancora, un edificio da realizzare sotto la salita San Giuseppe (a Marina Corta) per consentire a pescatori e barcaioli di sistemare le loro attrezzature al riparo.
Sempre a Marina Corta, un pontile galleggiante lungo la scogliera del castello di fronte il molo lato nord. Per Sottomonastero, invece, gli elaborati ripropongono più o meno quanto già progettato, per le opere di messa in sicurezza, dal Genio civile opere marittime di Palermo. Progetto contestatissimo, va ricordato, dagli esperti di mare del luogo. A Marina lunga, è stato previsto uno dei tre porti turistici e a Bagnamare una passeggiata a mare da e per Pignataro con ben 239 parcheggi pubblici lungo la litoranea al centro della quale era stato pensato un centro di talassoterapia ed altriedifici o box commerciali. Giù, dieci posti barca per super yacht. Per Pignataro, infine, è stato progettato un altro porto turistico. I gruppi di Udc -Nuovo Giorno, riportando i passaggi della nota inviata da Gelardi al Comune e dando per scontato che si tratti di una bocciatura al progetto hanno rivendicato, come più volte evidenziato in passato, l'importanza del ruolo del Consiglio comunale nella programmazione delle scelte sul territorio. Ciò «per dare voce ai cittadini in considerazione delle tante perplessità e preoccupazioni che l'iniziativa ha suscitato nella stragrande maggioranza degli Eoliani e dei frequentatori delle nostre isole». Udc e Nuovo Giorno hanno anche sottolineato che nella stessa nota della Regione viene ribadito come l'iniziativa «appare di difficile inquadramento, sotto il profilo della legittimità, in quanto idonea ad alterare la par condicio, la riserva ex art 45 bis del Codice della Navigazione di provvedere ad un eventuale affidamento a terzi, diversi dal Comune proponente, della gestione delle aree demaniali. Ciò perche il Comune di Lipari, in seno alla richiesta presentata e allo schema di Accordo di Programma, ha manifestato la volontà di affidare la gestione di tutte le opere portuali ad una società Pubblico-Privata denominata Lipari Porto Spa, che è stata costituita, prima della richiesta di assenso con socio prevalente privato. Fiducioso il sindaco Mariano Bruno; rintracciato in serata, ha dichiarato che si tratta di «tutt'altro che di una bocciatura».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/9/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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