Agricoltura col cappio al collo

Naso (Me)- Lettera di Franca Lazzaro all'Assessorato reg.Territorio ed Ambiente; all'Assessorato reg.Risorse Agricole e Forestali; al comando Forestale della Regione siciliana Agricoltura col cappio al collo, è il passo verso l'obitorio è brevissimo con i vincoli imposti dal legislatore e dalla circolare N.16924 del 13/5/2011, emanata dal Comando Forestale REGIONE SICILIANA, all'interno della quale si riscontrano una serie di contraddittorietà , certamente non riscontrate, per mancanza di interesse, ne dal legislatore, ne' dal Comando Forestale,tantomeno dai rispettivi assessorati sopra citati. Illustrissimi,la combustione in loco degli scarti di potatura e di sfalci di erba, non sono rifiuti nè pericolosi nè dannosi per la salute, oltremodo è una tecnica arcaica praticata da millenni,e dall'inalazione di questi fumi non è morto nessuno,(se non per asfissia,questa però è un'altro tipo di inalazione), soprattutto non inquina in quanto non contiene nessun gas tossico.Si continua ad urlare di salvare l'agricoltura nei nostri "TERRITORI", sono proprietaria di 4 ETTARI di terreno coperto a uliveto e noccioleto, che annualmente necessitano di potature e di sfalciature, con già gli alti costi di gestione mi riesce difficile mantenere viva la tradizione,con l'aggiunta di questi vincoli come faccio? Spiegatemelo voi!!! E' una vergogna....Vi sottolineo,che così facendo non tutelerete nessun TERRITORIO, tantomeno l'AGRICOLTURA, in quanto vi sarà un abbandono di massa delle campagne e una conseguente desertificazione, meditate!! Alla stessa stregua del Sindaco di SANTA MARINA SALINA, LO SCHIAVO, intendo portare avanti una battaglia, se necessario anche con azioni eclatanti,affinchè vengono rivisti e rimossi questi vincoli.. DOTTORESSA FRANCA LAZZARO (NASO ME)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/27/2011