Riceviamo da Orazio Ischia, in replica alla nota di Luca Giorgianni, e pubblichiamo:
Assolutamente e pienamente d'accordo. Credere che la chiave di volta del problema dell'assistenza ostetrica a Lipari sia esaurito con la semplice continuità del servizio di ginecologia e sala parto è senza alcun dubbio frutto dell'ignoranza di cose come quelle descritte da Luca.
Come padre anch'io dico meglio, molto meglio far nascere mio figlio in una struttura dotata di un'adeguata assistenza neonatale piuttosto che in un raffazzonato ospedale a Lipari.
Sapete perchè ? Semplice il servizio sanitario nazionale difficilmente si piegherà alla volontà tutta isolana ,di una spesa molto elevata per garantire poche centinaia di parti l'anno,con magari ,speriamo,pochi ricoveri in neonatologia.
Quando nacquero i miei due gemelli vissimo con mia moglie due settimane tremende, con la consapevolezza della loro vita sospesa, ed affidata a Dio ed all'aiuto di diversi specialisti di grande professionalità, per garantire i turni, oltre ad un ragguardevole numero di infermieri di altrettanta professionalizzazione.Tutto questo ai riuniti di Reggio Calabria.
Ebbene in quel reparto c'erano ricoverati in ogni momento non meno di 20 neonati. Come si può credere che oggi in questa Italia ci siano soldi per questo , pur leggittimo e condivisibile desiderio di tutti i genitori Eoliani ?
Senza una neonatologia d'urgenza non si è al sicuro, personalmente da medico dico pure che senza un servizio di rianimazione efficiente avrei non pochi dubbi anche a sottopormi ad un qualsiasi intervento chirurgico qui a Lipari. E forse l'obbiettivo della lotta dovrebbe essere l'ottenimento, piuttosto, di questo Fondamentale reparto.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/9/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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