Messina, amministrative: Centrodestra in alto mare

Gazzetta del Sud Lucio D'Amico Saltano gli accordi, a Messina Pdl, Udc e Mpa vanno in ordine sparso. O, forse, quello consumatosi ieri, è solo l'ennesimo atto di una commedia il cui finale è ancora tutto da scrivere. Eppure, siamo soltanto a meno di cento ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste. Ma la confusione che ha caratterizzato queste ultime settimane, all'interno della coalizione che solo un mese fa aveva trionfato alle Politiche e alle Regionali, rischia di disorientare l'elettorato di Centrodestra.Quella di ieri è stata una giornata vissuta sulle "montagne russe". Da Palermo – dove si è riunito il tavolo regionale del Pdl, allargato a Mpa e Udc – sono arrivate a cadenza regolare notizie di un'imminente intesa, puntualmente smentite due ore dopo da novità di segno opposto. In mattinata, ha fatto tappa a Messina il presidente della Regione Raffaele Lombardo, invitato al Convegno di primavera organizzato dall'Ordine dei medici e alla cerimonia di consegna delle Borse di studio intitolate alla memoria di Silvana Cavaleri Romeo.Lombardo è stato di poche parole. Ha ribadito l'importanza del Ponte per la Sicilia e per Messina, ha garantito che i maggiori benefici dovranno assolutamente ricadere sulla città dello Stretto e ha evidenziato come bisogna tener conto anche dei pareri di chi è perplesso o contrario alla grande opera. Dal Ponte alle Amministrative un passaggio obbligato, ma fatto quasi controvoglia: «Auspico che a Messina si trovi un'intesa tra tutte le componenti del Centrodestra. Nel caso in cui non si dovesse trovare, non parteciperò alla campagna elettorale nella prima fase, ma mi piacerebbe farlo nella seconda fase, in un eventuale turno di ballottaggio, dove la coalizione che mi ha portato alla presidenza della Regione dovrà necessariamente ricomporsi. Ci vuole un'intesa organica tra i partiti e ci vogliono candidati credibili e vincenti».Insomma, Lombardo ha fatto balenare le difficoltà di raggiungere un accordo nell'immediato, ma ha affermato con chiarezza che in caso di ballottaggio l'Mpa non potrà non sostenere i candidati del Centrodestra.Nel pomeriggio, però, al tavolo palermitano non sono mancati momenti di forte tensione e, in chiave provinciale, l'orientamento è parso sempre più chiaro: nessuna ricomposizione tra le parti, se il Pdl va avanti con il "ticket" Buzzanca-Ricevuto, al Comune e alla Provincia, il Movimento per l'Autonomia replica con l'accoppiata indicata nella scorsa settimana: appoggio a Fabio D'Amore per la sindacatura e Carmelo Lo Monte candidato alla presidenza di Palazzo dei leoni. Lo stesso Lo Monte in serata ha usato toni perentori nel ribadire che «si va avanti secondo la strada già indicata» e nel ricordare «che fino a prova contraria il Movimento a Messina lo rappresento io». Tra i "falchi" dell'Mpa anche l'on. Cateno De Luca che da giorni va rivendicando l'orgoglio delle "scelte autonomiste" contro le «decisioni prese al bar Giolitti di Roma» e le "fughe in avanti" compiute dai "notabili" del Pdl messinese. E qualche esponente del Movimento paventa anche una linea del tutto contraria a quella indicata dal presidente Lombardo: «Non sarebbe uno scandalo allearsi con Genovese se si trova l'accordo su obiettivi comuni».Ma la sorpresa più clamorosa arriva in tarda serata: l'Udc rompe con il Pdl e torna in pista l'ipotesi di Gianpiero D'Alia candidato sindaco (e Giovanni Ardizzone alla Provincia). Oggi si riunisce il direttivo provinciale, che potrebbe ufficializzare le due candidature.In casa Pdl c'è chi crede ancora nell'intesa con l'Mpa, da trovare però nell'ambito di un quadro unitario siciliano. A sostenerlo è il deputato regionale di Forza Italia Roberto Corona: «Continuo a ritenere che a Messina ci sia stata una fuga in avanti e che le questioni vanno affrontate in un'ottica generale. Abbiamo il dovere di presentarci agli elettori uniti, come è avvenuto per le Regionali, per vincere contro la Sinistra e governare la città e la provincia».Da ieri, intanto, si sono aperti i termini per la presentazione delle liste: a Palazzo Zanca per il sindaco, il consiglio comunale e i quartieri; in Tribunale, all'Ufficio centrale circoscrizionale, per la presidenza di Palazzo dei leoni e per i collegi provinciali. Le prime 24 ore sono trascorse invano, si spera soltanto che le forze politiche "rinsaviscano", rispetto alle cattive abitudini del recente passato, e comprendano che l'affollamento dell'ultima ora utile (le 12 di mercoledì 21) potrebbe avere conseguenze sulla regolarità delle successive operazioni. A chi giova la ressa finale? Per quanto riguarda gli scrutatori, dal 22 maggio è possibile presentare domanda. I compensi sono quelli stabiliti dalla legge: 155,92 euro per il presidente di seggio, 126,68 per scrutatori e segretari. A Messina, però, le indennità saranno incrementate visto lo svolgimento contemporaneo di più elezioni (Provincia, Comune, Circoscrizioni). Al presidente andranno 42,60 euro in più per ogni elezione, a ciascun scrutatore 26,39 euro.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/17/2008

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