Riceviamo dal presidente della commissione speciale sanità, Giacomo Biviano, e pubblichiamo il documento unico che sarà presentato in commissione all'Ars:
In questi ultimi mesi abbiamo assistito alla chiusura del reparto di pediatria con il trasferimento della degenza pediatrica all'interno del reparto di medicina generale, in totale spregio ai minimi dettami di sicurezza dei ricoverati, ed allo smantellamento del reparto di ostetricia e ginecologia, in cui non è più possibile né il ricovero né il parto, e tutto questo prima ancora che l'Assessore alla Sanità abbia reso definitivo il decreto che stabilisce la chiusura di diversi punti nascita in Sicilia.
Il suddetto decreto che prevede la chiusura del punto nascita nell’Ospedale di Lipari è in totale difformità a quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale 2011 - 2013 che , per le piccole isole stabilisce che si debbano trasferire in presidi di livello superiore le gravidanze a rischio e i pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici a maggiore impegno, limitando quindi le attività ostetriche e chirurgiche in loco ai casi di minore complessità e garantendo attività di ricovero con posti letto inseriti all’interno di aree indistinte di degenza medica e chirurgica, alle quali afferiscono: alla prima la pediatria e alla seconda l’ostetricia e ginecologia, che in atto risultano invece accorpate.
Il Decreto assessoriale è difforme alla legislazione vigente in materia di garanzia dei L.E.A: (livelli essenziali di assistenza) infatti lo stesso prevede una dotazione organica per alcune discipline insufficiente a garantire l’adeguata turnazione prevista dalla legge ( meno di 4 medici rispettivamente per AREA CHIRURGIA e per AREA OSTETRICIA E GINECOLOGIA e 3 medici per le altre AREE NON CHIRURGICHE non possono in alcun modo garantire la turnazione del personale su 365 giorni/anno) .
In tutti i provvedimenti che hanno interessato l’ospedale di Lipari si afferma, che la rimodulazione dello stesso è stata prevista per garantire livelli adeguati di sicurezza per il malato e per il nascituro/neonato, ritenendo più sicuro far partorire in un ospedale con più di 500 parti/anno che in un ospedale come il nostro, in cui la media parto/anno è di circa 80 (dato riferibile agli ultimi 7 anni), il tutto senza tenere in ALCUN CONTO LA SPECIFICITA' DEL TERRITORIO in cui tale ospedale è inserito (va considerato anche che l'Ospedale di Lipari è il fulcro dell'arcipelago eoliano, con una popolazione/utente che varia tra i 15.000 residenti invernali ed i 100.000 tra residenti e turisti nel periodo estivo)
Riteniamo pertanto fondamentale sottolineare che:
il diritto alla salute del cittadino; l'assistenza dei familiari; la contezza del malato di non essere sradicato dal proprio ambiente; la sicurezza di avere in loco quell'assistenza sanitaria che da sempre è stata assicurata dalla presenza dell'ospedale; la peculiarità del nostro territorio, giustifica e legittima ogni e qualunque deroga ai criteri portanti che hanno ispirato queste scelte; sono questioni di principio che non possono essere minimizzate: da una mera analisi degli apparenti costi di gestione o da valutazioni tese alla garanzia del malato, ed il tutto deve essere garantito da attrezzature e personale adeguato operante all'interno del nostro Ospedale.
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO
NOI EOLIANI
CONTESTANDO CON FORZA I CRITERI GESTIONALI
DEL NOSTRO OSPEDALE
CHIEDIAMO
il rafforzamento dell'Ospedale di Lipari con la riapertura di TUTTI I REPARTI con giuste attrezzature e personale adeguato numericamente e professionalmente preparato alla gestione della routine e/o dell'emergenza in loco che è possibile realizzare, senza oneri aggiuntivi a carico del Servizio Sanitario Regionale, rispettando :
- il Piano di Rientro;
- la L.Reg. Sic n. 5/2009;
- il criterio efficienza/efficacia dell’azione amministrativa, attraverso l’ottimale allocazione delle risorse (umane e strumentali) con conseguente abbattimento dei costi e miglioramento dell’offerta sanitaria.
Il tutto facendo sistema con i presidi ospedalieri dell’area geograficamente vicina alle Eolie.
Questo garantirebbe alla sede eoliana professionalità oggettivamente autonome, individuate in base a criteri che offrono totale garanzia di esperienza
Solo in questa maniera si garantiranno tutti i servizi richiesti dalla collettività eoliana, compresa l’immediata apertura del centro nascite e del reparto indipendente di pediatria.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/18/2011
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