A Lipari c'è chi chiede la chiusura dell'ospedale

Riceviamo dalla dott.ssa Mimma Sparacino e pubblichiamo in parte lettera-manifesto inviata anche al ministro della sanità per chiedere la chiusura dell'Ospedale di Lipari. On.ministro, Siamo un comitato formatosi per la chiusura dell’ospedale e anche noi desideriamo farle conoscere le nostre considerazioni. Non sentira’ parlare di noi. Di noi non sono stati pubblicati articoli Non abbiamo coniato slogan, non siamo scesi in piazza, ne mai faremo sit-in La nostra missiva non portera’ le nostre firme , non per paura ma per pudore e per rispetto di quelli che in mezzo a noi tanti, troppi, a causa di questo ospedale hanno perso dignita’, senso della giustizia,e sonno La nostra voce non trova il sostegno dei piu’, ne’ delle autorita’ politiche locali, non e’ nel coro ma non per questo meno considerevole in un paese democratico Siamo utenti, genitori, pazienti, medici, infermieri e non, che hanno usufruito di questo bene antico e prezioso che e’ stato l’ospedale civile di lipari in tempi ormai assai remoti e anche per questo abbiamo maturato considerazioni diverse. Riteniamo che questa struttura cosi’ come oggi e’ concepita non abbia piu’ significato di esistere e soprattutto non riesca a tutelare in nessun modo noi , la nostra salute e quella dei nostri figli. Crediamo che l’art.32 della costituzione italiana sia stato abusato e strumentalizzato in questi ultimi giorni da chi vuole che nulla cambi. Riteniamo che il comitato costituitosi per la non chiusura dell’ospedale sia anch’esso strumento nelle mani dei pochi e che il vero significato delle eclatanti, deprorevoli e volgari manifestazioni sfugge alla maggioranza dei partecipanti (questi sono anche i nostri figli che aprono in strada i loro cortei mentre noi ignari e senza preventiva comunicazione li sappiamo a scuola). Riteniamo altresi’ che il comunicato fatto pervenire alle autorita’ locali e a noi dall’assessore regionale alla sanita’ sia quanto mai dettagliato, serio e volto all’interesse vero della collettivita’ e non come e’ stato strumentalmente detto solo ai numeri. Riteniamo infine che la regione sicilia abbia avuto nella persona dell’assessore alla sanita’ un tramite preparato ,corretto, conoscitore attento della realta’ siciliana quasi unico nel campo sanitario dalle sue origini ad oggi. Siamo pertanto in totale disaccordo dalla linea scelta dai nostri concittadini per contenuti, forma e metodo utilizzati. Noi sappiamo bene per averlo vissuto sulla nostra pelle che la “situazione ospedale di lipari” non e’ piu tollerabile non solo purtroppo per questione di “numeri”. Sappiamo bene che troppi sono i bambini nati a termine e sani che a lipari ,all’ospedale di lipari ,hanno quasi trovato la morte e che fuori da qua dove stati accolti e curati hanno sviluppato invalidita’ permanenti non certo per incuria di chi li ha accolti Le linee guida del pta presentate dall’assessore russo sono in assoluta sintonia con le nostre. Sono solo da considerare e trattare in alcuni punti che attengono al nostro territorio che necessita di un attenzione particolare per il frazionamento che lo contraddistingue Con modifiche e adeguamenti adatti alle nostre esigenze. L’istituzione dei presidi di tutela assistenziale consente di esaltare le professionalita’ a cominciare dai medici di famiglia, alle guardie mediche agli stessi medici del presidio che forse da noi andrebbero incentivati economicamente. La peculiarita’ del nostro territorio e l’insularita’cui siamo soggetti Fanno si che dopo l’ intervento di primo soccorso e di stabilizzazione del paziente in fase critica lo stesso non e’ possibile trasferirlo nell’ospedale piu’ adatto e piu’ vicino. fino ad oggi si e’ verificato un continuo andarivieni di elicotteri verso la sicilia con un costo per lo stato (e quindi per noi) vergognoso e improponibile, considerando che un quarto di quei soldi gia’ spesi potevano servire ad un eccellente funzionamento di un serio pta. Nelle linee guida sono state individuate centrali operative di 118 con ambulanze di tipo a e ambulanze di tipo b. Quelle di tipo a (non medicalizzate), assicurano la presenza di un infermiere professionale ---“selezionato”---- in funzione della preparazione. Ci vorreste spiegare di grazia perche’ un’ambulanza di tipo a e’ presente sul territorio liparoto (almeno in questa stagione che non e’ piu’ estiva, come se l’estate fosse sinonimo di miglioramento della specie) con un autista e un barelliere? Che cosa ce ne facciamo e che cosa state a mantenerla qui, visto che oltre ai costi non produce niente di positivoo efficace per noi? questo 118 e’ uguale a un semplice camioncino del pane C’e’ da aggiungere che le succitate” professionalita’del 118” ivi presenti eccezione fatta per qualcuno, non sono neanche residenti e spesso non riescono a trovare le giuste strade sull’isola Tenetevelo pure il vostro 118 sulla terraferma sara’ (speriamo ) piu’ utile e noi eviteremo di farci il sangue marcio! Perche’ dott. Poli non ha mai attivato la commissione disciplinare? Perche’? A fronte soprattutto di chi , medici e paramedici a quest’ospedale ha dato il sangue ? chiudeteci quest’ospedale e fatelo presto! Individuate nello stesso tutto cio’ che vale uomini e mura e dateci un presidio di emergenza serio, di eccellenza, consono ai nostri bisogni e alle aspettative di coloro i quali seppur malati possono godere di buone cure e vacanza. un presidio fatto si professionisti seri,e qualificati, di seri padri di famiglia, di seri controllori e controllati E visto che questo nulla toglie ai vostri numeri (anzi) chiediamo 1) il potenziamento di radiologia , con diagnosi radiologica x immagini rapida,seria,sicura! = tac sempre funzionante Tecnico specializzato dedicato al funzionamento 24 h su 24 presente a lipari E… per favore una tac di domani non di ieri 2) Una rianimazione adulti e bambini 3) Elicottero stanziale x elisoccorso 4) degenza dedicata nel nosocomio + vicino = milazzo 5) Medici strutturati plurispecialisti che bisognera’ incentivare economicamente E non medici incaricati, laureati ieri e assunti oggi all’ospedale di lipari Con queste premesse e con le idee + chiare adesso marciate pure su palermo Comitato pro-chiusura e dell’identita’ eoliana

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/19/2011

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