Le misure per risollevare i territori feriti

Gazzetta del Sud Lucio D'Amico Messina «Il Governo regionale farà fino in fondo la sua parte». Il presidente Raffaele Lombardo ha rinviato di 24 ore la sua visita nei luoghi del disastro del comprensorio tirrenico colpita dall'alluvione dello scorso 22 novembre. Impegni improrogabili lo hanno trattenuto ieri a Palermo, ma oggi il governatore siciliano sarà a Saponara, Rometta, Barcellona e Milazzo. In ogni caso, ha assicurato Lombardo, le prossime due sedute di giunta saranno dedicate agli interventi per le zone e per le popolazioni del Messinese. In contemporanea agli atti che verranno esitati dalla Regione, il Governo nazionale – che ha già fatto la sua parte prima sbloccando oltre 100 milioni di euro destinati a Giampilieri e ai Nebrodi, poi firmando il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza in 24 Comuni – predisporrà la nuova ordinanza di protezione civile, che conterrà le misure in favore degli sfollati (sono oltre ottocento, il numero è destinato a salire nei prossimi giorni), dei residenti e degli operatori economici che hanno visto andare in fumo i propri beni e attività che, spesso, si tramandavano di padre in figlio. L'alluvione ha stravolto non solo gli equilibri territoriali, la geografia e il paesaggio, ma anche il tessuto socio-economico di intere contrade, di piccoli paesi e di grandi città come Barcellona Pozzo di Gotto, il secondo Comune per importanza e per numero di abitanti della nostra provincia. L'ordinanza del governo Monti dovrebbe recepire le richieste, inoltrate da più parti, relative alla sospensione dei pagamenti di tributi, imposte, rate di mutuo, contributi previdenziali e allo stanziamento di somme destinate alla ricostruzione e alla ripresa delle attività. È difficile immaginare il percorso della rinascita oggi che ancora si sta scavando per liberare dal fango le piazze, le strade, gli accessi alle abitazioni e ai poderi agricoli, i piani cantinati e tutto ciò che è stato sommerso da quelle colate cadute giù dalle montagne o portate fin nel cuore dei centri urbani dalla furia dei torrenti. Proprio sul Longano, la fiumara simbolo di Barcellona, si sta concentrando l'attenzione di politici e tecnici, per capire come e dove intervenire nel più breve tempo possibile, per scongiurare, in caso di nuove violente precipitazioni, gli effetti di un'altra alluvione. La proposta è quella di demolire l'intera copertura, di ricostruire gli argini, di proteggerne il letto dal degrado ambientale, di realizzare un sistema di ponti di collegamento e di altre opere idrauliche in grado di assicurare livelli di sicurezza di cui, fino a ieri, sembrava si potesse fare a meno. Riguardo alla solidarietà e al "risveglio" di alcuni politici rimasti silenti, o quanto meno distratti, ai tempi dell'alluvione di Giampilieri e Scaletta del 2009, ieri è intervenuto il senatore Domenico Nania, che respinge le accuse. «Non c'era bisogno della sfilata di ministri, all'indomani della tragedia di Giampilieri vennero sia il presidente Berlusconi sia il senatore Schifani e il Governo nazionale si attivò subito. Quello che è poi accaduto nell'arco dei due anni è un'altra cosa, ci possono anche essere stati errori ma io personalmente ho sempre fatto la mia parte e lo testimoniano gli atti del Senato. Aprire ora una "guerra tra poveri" non è edificante, il mio "attivismo" non nasce perché Barcellona è la mia città, ma perché tutte le comunità del nostro territorio hanno bisogno di risposte concrete». La polemica, però, è destinata a infiammarsi ulteriormente, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri proprio a Messina dal leader di "Forza Sud" Gianfranco Micciché, che ha parlato di "immobilismo" del governo Berlusconi addebitandolo alle scelte "miopi" del ministro dell'Economia Tremonti. SMS SOLIDALE AL NUMERO 45590 Il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha istituito un numero solidale per raccogliere fondi in favore delle popolazioni del Messinese: si potrà donare 1 euro inviando un sms al 45590 fino al prossimo 28 dicembre, oppure 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa. Un invito a tutte le ragazze e i ragazzi italiani ad «aprire subito una grande gara di solidarietà» per le comunità alluvionate di Barcellona Pozzo di Gotto, Saponara, Villafranca e degli altri centri colpiti dal nubifragio del 22 novembre è stato lanciato dall'ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/27/2011

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