Lipari, sequestrato il cantiere di M.Corta

Lipari, sequestrato il cantiere di M.Corta Lipari-Sequestrato il cantiere di Marina Corta, dove si stanno realizzando i lavori nell’ambito di messa in sicurezza. Il sindaco Mariano Bruno e l’ingegnere Eugenio Feraco dell’Impresa Scuttari, raggiunti telefonicamente in merito hanno dichiarato di volerne sapere di più. Il fatto certo è che questa mattina carabinieri hanno sequestrato il cantiere, chiedendo , quindi, di interrompere i lavori, perché nella sabbia prelevata a Sottomonastero, dove giorni fa sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici, e dove ci sarebbero i resti del vecchio porto romano, e successivamente trasferita a Marina Corta per il riempimento e l’affondamento dei tre cassoni, si potrebbero essere mischiate parti degli stessi reperti archeologici, o anche qualche reperto intero. Una cosa sicuramente è certa: Lipari , oggi, si ritrova con due importanti opere, già avviate, e in parte quasi completate, quella ad esempio di Marina Corta , al momento ferme e dunque incomplete. L’Impresa , che ad oggi ha ricevuto meno del 50% , dell’importo dovuto, ovvero circa 500 mila euro, relativamente ai lavori di Marina Corta, si ritrova in grosse difficoltà, anche economiche, visto che deve assolutamente trasferire anche i cassoni già pronti al bacino di Oristano, dove ogni giorno in più di permanenza la ditta paga una penale per il loro mancato ritiro. C’è di più per lunedì pomeriggio o al massimo martedì è previsto l’arrivo del secondo cassone di Sottomonastero, partito dalla Sardegna prima del ritrovamento dei reperti, e sia la direzione dei lavori, rappresenta dall’ingegnere Fabio Arena del Genio Civile, che il comune, nella persona del sindaco, sarebbero d’accordo per la sistemazione momentanea in prosecuzione dei tre cassoni di Marina Corta. Si attendono, però, le relative autorizzazioni da parte dell’Autorità marittima. A stagione estiva inoltrata, Marina Corta, visto come stanno attualmente cose, è certo che rimarrà così come si trova. Sicuramente si richiederà l’autorizzazione per porre in sicurezza almeno il cantiere aperto, ma sicuramente non si potrà compiere alcun tipo di attracco dove i cassoni resteranno aperti e in superficie. Quello del porto di Marina corta non é stato tuttavia l'unico sequestro. La Guardia di Finanza ha infatti bloccato, su disposizione della Procura della repubblica di Barcellona un'area di circa 60 mq nell'ambito dei lavori di copertura idraulica di Torrente Valle. Si tratta, in particolare, della realizzazione di un muro di contenimento senza le necessarie autorizzazioni.

, a cura di Tiziana Medda