Regione, salti mortali per far quadrare i conti

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Si incardina oggi all'Ars, nella seduta di mezzogiorno, il dibattito su bilancio preventivo e finanziaria della Regione, in modo che i documenti finanziari possano essere approvati prima della scadenza dell'esercizio provvisorio. La commissione Finanze, presieduta da Riccardo Savona si è, pertanto, impegnata per tutta la giornata di ieri per rendere possibile l'evento. In particolare, nella consapevolezza generale di una aumentata carenza di fondi, determinata anche dai tagli imposti dalle manovre del governo centrale, sono stati discussi e in gran parte cassati un centinaio di emendamenti presentati "in corso d'opera". Intanto, è già scontato che la Regione, per l'anno in corso, ricorra ad un nuovo mutuo di 500 milioni. «Servirà - ha spiegato l'assessore all'Economia Gaetano Armao - per finanziare gli investimenti». Per finanziare, invece, la spesa sanitaria 2012, la cui quota partecipativa della Regione ammonta a 612 milioni di euro, saranno utilizzati 269 milioni di fondi Fas, con un accantonamento negativo in bilancio, e 343 milioni provenienti da altri capitoli. «Lo Stato - ha, in proposito precisato Armao, anche per spiegare il perché la Regione impiegherà i fondi Fas fino al prossimo luglio, per poi, entro quella data restituirli - ci ha autorizzati a utilizzare i Fas in via temporanea. Le somme - ha aggiunto - saranno poi coperte a conclusione del negoziato sul federalismo fiscale che dovrebbe partire tra cinque giorni, per la Sicilia si tratta di un'operazione che vale tra i 9 e i 10 miliardi di euro con il trasferimento di nuove funzioni». Per il momento, comunque, si tira la cinghia. Infatti, per mettere insieme i 419 milioni e 127 mila euro necessari per la manovra finanziaria si ricorrerà in parte ai fondi di riserva vincolati per spese obbligatorie, tagliando, fior da fiore, o "scremando", per usare un linguaggio più consono al mondo della politica, fino ad ottenere una disponibilità di 284 milioni. Altri 44,4 milioni saranno recuperati sfoltendo le spese per il personale, 7,3 milioni riducendo le spese per il funzionamento dell'amministrazione, 4,5 mln dalle spese per le Asi, 3,5 mln tagliando sulle spese per impianti idrici e dissalatori, 2,7 mln riducendo il cofinaziamento dei servizi aerei di linea. Tagli sono previsti anche per gli stipendi del personale delle scuole materne regionali (1,1 mlm) e degli istituti paritari regionali (1,4mln), per il funzionamento delle scuole (2,1 mln) e 410 mila euro per il personale della pubblica amministrazione e per il volontariato impegnato nelle attività di protezione civile. «Il progetto presentato dal governo - ha rilevato il presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona - rimane sostanzialmente in piedi». Pertanto, con la seduta odierna, si procederà all'incardinamento del dibattito. I lavori saranno, quindi, sospesi, per consentire la presentazione degli emendamenti. I singoli deputati avranno a disposizione un giorno intero per vagliare il testo mandato in aula dalla commissione e decidere quali parti emendare. Il termine per la presentazione degli emendamenti, infatti, scadrà domani alle 18. L'esame dei singoli articoli e il relativo dibattito su finanziaria e bilancio, invece, avrà inizio lunedì e proseguirà, almeno nelle intenzioni dei capigruppo, che hanno fissato i tempi, fino al 29 marzo. D'altronde, ha commentato qualche deputato a margine dei lavori della commissione, «soldi non ce n'è e c'è poco da giocare». Per cui non si profila solo un bilancio di «lacrime e sangue», ma anche di «poche chiacchiere.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/22/2012