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I consigli diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità sul modo corretto di esporsi al sole hanno permesso di abbattere del 70% l'incidenza di tumori alla pelle. Vale dunque la pena di insistere nel fare prevenzione e nel non sottovalutare anche l'intensità dei raggi UV di questo periodo dell'anno.
Maglietta, cappello, occhiali da sole e l'applicazione della crema protettiva adatta al proprio fototipo: questi gli ingredienti indispensabili per vivere il sole in tutta sicurezza. L'incauta esposizione ai raggi solari, unita al progressivo impoverirsi dello strato di ozono, sono responsabili dei 2-3 milioni di tumori cutanei e dei 132mila melanomi maligni che si registrano ogni anno nel mondo.
A rischiare per colpa dei raggi Uv sono anche gli occhi, con 2 milioni di casi di cecità da cataratta. Diversamente dalla pelle, gli occhi non sviluppano tolleranza ai raggi UVA e UVB, ma diventano più sensibili a ogni esposizione. Importante fare attenzione al riverbero, che infastidisce principalmente gli individui dagli occhi chiari, per le stesse ragioni per cui la pelle chiara è più soggetta alle bruciature. Le nuvole proteggono poco; persino nelle giornate coperte ben l'80% dei raggi filtra indisturbato e la vicinanza ad acqua, cemento, neve e sabbia aumenta il rischio perché i raggi UVA e UVB vengono riflessi proprio da queste superfici.
L'eccesso di UV danneggia parte del cristallino riducendone la trasparenza e provocando danni che possono aggravarsi con l'età. L'80% dell'esposizione dell'intera vita ai raggi UVA e UVB avviene prima dei 18 anni, questo significa che bambini e adolescenti sono particolarmente esposti alle insidie per la vista e per la pelle.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/14/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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