Ars, Cascio intona il de profundis

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Affondo del presidente dell'Ars Francesco Cascio sul governo Lombardo, definito «un governo assente, non più autorevole, che sta improvvisando. Ormai siamo all'epilogo, ormai occorre salvare il salvabile e poi andare a votare». A motivare il pesante giudizio del presidente dell'Assemblea, la richiesta del governo di rinvio di una settimana del dibattito sulle norme stralciate dalla finanziaria regionale, comprendenti, fra l'altro, i fondi per gli stipendi ai forestali, i trasferimenti ai comuni e gli stanziamenti per i trasporti per mancanza di copertura finanziaria, essendo in corso la trattativa del governo centrale per il recupero delle somme necessarie. «Mi hanno chiesto altri sei giorni – ha detto Cascio nell'avviare i lavori dell'Ars – ed essendo assente l'esecutivo, io non posso andare avanti». Poco dopo, rinviata la seduta a martedì prossimo e lasciato lo scranno più alto di Sala d'Ercole, conversando con i giornalisti, è tornato sull'argomento: "Mi hanno chiesto il rinvio – ha spiegato – per trovare una soluzione, anche a livello nazionale. Ma io oggi mi chiedo se il governo abbia l'autorevolezza per discutere con Roma. L'esecutivo, certamente, ha dimostrato una grande improvvisazione. Due anni fa dopo il primo ribaltone di Lombardo, io proposi una specie di patto civico, un governo di responsabilità nell'interesse della Sicilia. Fui crocifisso, anche dagli esponenti del mio partito». Precisato, quindi, che la responsabilità di quanto accade è del governo in carica, «che oggi sta pensando anche di sostituire qualche assessore, solo per ripagare l'impegno di qualcuno durante la campagna elettorale palermitana». Conclusione: «seguirò personalmente i lavori in commissione. Dobbiamo a tutti i costi ottenere il mutuo per intero, individuando capitoli di bilancio legati a investimenti su cui indirizzare quelle somme. Ma devo ammettere – ha aggiunto – che non ricordo fossimo mai arrivati a una situazione simile. Penso anche ai precari dei comuni. La scadenza dei loro contratti porterà alla paralisi degli enti locali». Immediata la replica dell'assessore all'Economia Gaetano Armao. «Le affermazioni del presidente Francesco Cascio, oltre che inesatte tecnicamente e inappropriate sul piano giuridico – ha commentato – vulnerano gravemente l'imparzialità cui deve attenersi il presidente dell'Assemblea regionale. Cascio omette di precisare che la Ragioneria generale della Regione ha richiesto di effettuare alcuni approfondimenti con la Ragioneria generale dello Stato; circostanza della quale è stato informato per tempo e per iscritto e della quale ha dato comunicazione al Parlamento. In assenza di tale validazione non si può procedere ad approvare alcuna legge finanziaria. Nessuna improvvisazione, dunque, semmai, pieno rispetto delle regole e del dialogo col governo nazionale". Ma quel che più interessa le forze politiche al momento è l'annuncio di Lombardo di procedere ad un ulteriore rimpasto di governo, nonostante abbia preannunciato nuove elezioni in autunno. Contro tale ipotesi si è pronunciato la segreteria regionale della Cisl, invitando lo Stato a «non assistere passivamente al declino economico, sociale e finanziario della regione. L'economia siciliana - si legge in una nota – affossa, la recessione avanza e la disperazione sociale cresce ogni giorno di più. Non intendiamo subire una classe politica che si qualifica solo per l'incapacità di scelte di risanamento finanziario e sviluppo dell'economia. E per l'invenzione di alchimie clientelari ed elettorali che non servono a dare risposte all'economia e alla società». «Non mi convince – ha avvertito, a sua volta, il senatore Beppe Lumia del Pd, fra i maggiori sostenitori del governo Lombardo – l'idea di un rimpasto di governo alla Regione Siciliana. Sono, invece, sempre più convinto che bisogna andare al voto ad ottobre, o addirittura anche prima». «Da più di un anno – ha aggiunto – abbiamo detto che l'attuale esecutivo ha esaurito la sua funzione, perché non ha la forza politica di tradurre in realtà quanto di buono fatto in Assemblea, come la ripubblicizzazione dell'acqua e l'ammodernamento della Pubblica amministrazione». «Non interessa – ha concluso Lumia – costruire un altro sistema di potere, ma aprire una fase nuova: per impedire a quella parte del centrodestra che ha enormi responsabilità di ricompattarsi e presentarsi illibata agli elettori siciliani».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/17/2012

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